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L'orso che ha attaccato padre e figlio è una femmina di 14 anni

03 luglio 2020 | 16.41
LETTURA: 2 minuti

È quanto comunica in una nota la provincia autonoma di Trento. Il dna corrisponde a quello di un esemplare denominato JJ4. Non è, invece, possibile accertare, ad oggi, se l'animale è o meno accompagnato da cuccioli. Il ministro Costa: "La chiamerò Gaia, non abbattetela"

Un orso (Fotogramma/Ipa)
Un orso (Fotogramma/Ipa)

E’ un’esemplare femmina, di 14 anni, l'orso che lo scorso 22 giugno ha attaccato due uomini, padre e figlio, sul monte Peller. È quanto comunica in una nota la provincia autonoma di Trento. L'Unità di Ricerca di Genetica di Conservazione della Fondazione Edmund Mach (Fem) ha, infatti, comunicato gli esiti delle analisi genetiche condotte sui campioni organici costituiti dalle macchie salivari presenti sui vestiti delle due persone aggredite e rimaste ferite.

Il dna presente sull'abbigliamento corrisponde a quello di un orso denominato JJ4. Non è, invece, possibile accertare, ad oggi, se l'animale è o meno accompagnato da cuccioli.

In applicazione dell'ordinanza, saranno ora avviate attività di cattura finalizzate a rendere possibile il riconoscimento e la localizzazione dell'esemplare, anche attraverso la conduzione di ulteriori analisi genetiche i cui tempi non è possibile determinare in considerazione delle oggettive difficoltà tecniche.

"Come avevo intuito l'orso che in provincia di Trento ha aggredito le due persone 10 giorni fa è in realtà un'orsa. Ora, ancora non si sa se ha dei cuccioli o no, ma in qualunque caso non abbattetela. Non se lo merita. Perfino chi è stato aggredito ha lanciato lo stesso mio appello. Non concordo affatto con l'ordinanza del Presidente della provincia autonoma di Trento che prevede l'abbattimento. Come ministero gli abbiamo inviato una diffida affinché si fermi". Così su Facebook il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, che ha scelto di chiamare l'orsa Gaia.

"Gaia, così mi piace chiamarla quest’orsa. Gaia, come la Madre Terra. Lei, che più di tutti ci accoglie, e che abbiamo il dovere di proteggere. Potrebbe essere proprio questo, una mamma che protegge i suoi cuccioli, lo stiamo cercando di capire. Ma in ogni caso: non uccidete Gaia". "Stiamo mettendo in campo tutte le forze possibili per contrastare l’idea che ammazzare gli animali possa essere la soluzione ai problemi" conclude Costa.

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