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Vaticano, "64 segnalazioni di attività sospette nel 2019, bloccato un conto corrente"

03 luglio 2020 | 12.16
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È quanto emerge dal Rapporto dell'Autorità di informazione finanziaria. Il direttore Schlitzer: "C’è una maggiore qualità di segnalazioni"

Vaticano,

L’Autorità di Informazione Finanziaria ( Aif) del Vaticano nel 2019 "ha intensificato la propria azione in tutti gli ambiti di attività, consolidando le forme di collaborazione con organismi sia dello Stato che di altre giurisdizioni". Lo segnala il direttore dell’Aif Giuseppe Schlitzer nel Rapporto 2019 diffuso oggi.

Nel dettaglio, nell’ambito dell’informazione finanziaria, l’Aif ha ricevuto 64 segnalazioni di attività sospette, di cui 55 dagli enti vigilati e 4 da Autorità della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano. Ha disposto 4 misure preventive, incluso il blocco di 1 conto corrente. Ha inoltre trasmesso 15 Rapporti all’Ufficio del Promotore di Giustizia, confermando il trend di crescita nella proporzione tra Rapporti inviati e segnalazioni ricevute. "Complessivamente - segnala Schlitzer- si va rafforzando la tendenza verso una maggiore qualità delle segnalazioni, considerati anche la guida fornita con più specifici indicatori di anomalia e una più consapevole attuazione di un approccio basato sul rischio".

Il Rapporto Aif segnala poi come la collaborazione internazionale – oltre 370 soggetti coinvolti negli scambi di richieste di informazioni con UIF estere – abbia "portato a risultati concreti, attraverso l’analisi di schemi finanziari complessi articolati su più giurisdizioni. Ciò ha condotto alla trasmissione di elementi di informazione (intelligence) finanziaria rilevanti all’Ufficio del Promotore di Giustizia e alle controparti estere. Sono stati siglati quattro nuovi Protocolli d’intesa con le UIF di giurisdizioni estere (Finlandia, Isole Cook, Repubblica Ceca e Serbia), per un totale di 60 Protocolli d’intesa siglati dal 2012".

"In ambito vigilanza, - segnala ancora Schlitzer nel Rapporto 2019 - sono state condotte due ispezioni in loco presso lo IOR. La prima, nel mese di giugno, mirata a una verifica di conformità tecnica al quadro legislativo e regolamentare vigente in materia di servizi di pagamento, nonché della sussistenza di tutti i requisiti necessari per l’adesione dell’Istituto agli schemi di pagamento SEPA. La seconda, nel mese di agosto, mirata alla verifica di conformità in materia di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, nonché dell’efficace funzionamento delle misure e presidi adottati".

L’AIF ha scambiato informazioni con Autorità di vigilanza estere in numerosi casi. La collaborazione internazionale ha prodotto risultati concreti e consentito l’analisi di schemi finanziari complessi con connessioni in diverse giurisdizioni, conducendo a rapporti di potenziali violazioni e condotte illegittime. Con alcune controparti, date le interazioni finanziarie più strette tra le rispettive giurisdizioni, la collaborazione e lo scambio di informazioni sono svolti con regolarità e l’ambito non è limitato alla prevenzione di potenziali violazioni o condotte illegittime, ma copre la stabilità delle attività finanziarie nel loro insieme, anche dalla prospettiva della vigilanza prudenziale.

"Per quanto attiene al trasporto transfrontaliero di denaro contante,- segnala ancora il direttore Aif - il numero e l’ammontare delle dichiarazioni confermano l’andamento, già osservato negli anni precedenti, di una progressiva riduzione dell’utilizzo del contante. Tale tendenza è riconducibile anche alla disponibilità di nuovi sistemi di trasferimento di fondi disponibili presso lo IOR, che assicurano un miglior grado di sicurezza e tracciabilità. L’analisi delle dichiarazioni svolte dall’AIF non ha fatto registrare anomalie significative o indicatori di rischio. La maggioranza dei potenziali reati di natura finanziaria sullo sfondo coinvolgono soggetti stranieri o condotte intraprese in, o in connessione con, giurisdizioni estere. I principali potenziali reati presupposto sono frode internazionale, inclusa frode fiscale, e appropriazione indebita".

Nel 2019, infine, l’Aif ha partecipato alla riunione plenaria del Gruppo Egmont (Hague, Paesi Bassi, 1-5 luglio) ed è stata parte della Delegazione della Santa Sede alla 58esima e alla 59esima Assemblea Plenaria (rispettivamente 15-19 luglio e 2-6 dicembre) del Comitato di esperti per la valutazione delle misure contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo (MONEYVAL) del Consiglio d’Europa.

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