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Roma, smantellata famiglia Senese. Figlio arrestato in resort di lusso

07 luglio 2020 | 07.40
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Operazione coordinata dalla Dda di Roma. Perquisizioni nelle province di Roma, Napoli, Verona, Frosinone, L’Aquila

(Fotogramma)
(Fotogramma)

Maxioperazione coordinata dalla Dda di Roma contro 28 esponenti della famiglia Senese. Un'indagine che svela la penetrazione della camorra nel tessuto economico della capitale e del nord Italia. Perquisizioni nelle province di Roma, Napoli, Verona, Frosinone, L’Aquila.

L'operazione del Nucleo Speciale Polizia Valutaria della Guardia di Finanza e personale della Squadra Mobile di Roma ha smantellato la famiglia più volte coinvolta in indagini di criminalità organizzata, il cui capo è Michele Senese (detto “Michele o’ pazz”), attualmente in carcere a Catanzaro, dove sta scontando una condanna quale mandante dell’omicidio del “boss della Maranella” Giuseppe Carlino. Dei ventotto destinatari dell'ordinanza, sedici sono in carcere, sei ai domiciliari, sei con l'obbligo di dimora.

Il “gruppo Senese”, di origini napoletane, storicamente collegato al clan “Moccia” di Afragola, si è insediato stabilmente nella città di Roma negli anni ’80, dove è riuscito ad affermarsi tra le più influenti realtà criminali capitoline, dedicandosi principalmente al traffico di stupefacenti, alla gestione delle piazze di spaccio e al riciclaggio di proventi illeciti, accrescendo il potere criminale ed economico e agevolando la persistenza e la pervasività dell’associazione mafiosa di riferimento. La Capitale in particolare è diventata il centro nevralgico per tessere le relazioni e i contatti con tutto il territorio nazionale, controllare le attività illecite e convogliare gli ingenti profitti ricavati in settore economici in cui è più facile investire denaro contante, non tracciabile.

Michele Senese anche dal carcere continuava a coordinare e gestire le attività illecite della famiglia stabilendo la strategia criminale, scambiando 'pizzini' con i familiari durante i colloqui, in particolare con il figlio Vincenzo, di 43 anni, e con la moglie, Raffaella Gaglione, di 61 anni. In almeno due occasioni, Senese si è scambiato con il figlio, senza farsi notare dal personale di vigilanza, le scarpe rispettivamente indossate per scambiarsi messaggi. La famiglia, secondo le indagini di polizia di Stato e Gdf, ha costituito così un sistema criminale organico, strutturato e collaudato, che poteva quindi contare sul ruolo di Michele Senese, il quale, anche durante il periodo di detenzione, continuava a coordinare e gestire le attività illecite della famiglia stabilendo la strategia criminale.

Vincenzo Senese, il primogenito, è stato arrestato in un resort di lusso in Salento. Si trovava in una struttura da cinquemila euro a settimana. Vincenzo Senese, che secondo gli inquirenti ‘curava’ gli interessi della famiglia a Roma e non solo, spendeva migliaia di euro a settimana in strutture stellate e ristoranti dove non pagava utilizzando il cognome della famiglia.

Fra i 28 destinatari dell'ordinanza di custodia cautelare c'è anche Claudio Cirinnà, fratello della senatrice del Pd Monica (del tutto estranea alla vicenda). L'uomo, che in passato era già stato coinvolto in un'inchiesta su traffico di carburante fra vari Paesi europei, oggi è finito in carcere.

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