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Scuola, le regole per il rientro

06 agosto 2020 | 11.37
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Cosa prevede il Protocollo sicurezza. La soddisfazione dei sindacati: "Momento storico". Azzolina: "Impegni che guardano al futuro"

(Foto Afp)
(Foto Afp)

"Soddisfazione per i risultati raggiunti". A commentare così l'accordo raggiunto con il ministero dell’Istruzione con la sottoscrizione del protocollo d’intesa per il rientro a scuola a settembre nel rispetto delle regole di sicurezza sono Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal.

Dall’help desk per le scuole, alle modalità di ingresso e uscita, all’igienizzazione degli spazi, il Protocollo offre regole chiare alle istituzioni scolastiche ed è un punto di riferimento anche per studentesse, studenti e famiglie.

"Il Protocollo Nazionale della Sicurezza - sottolineano i sindacati - rappresenta un passaggio importante che i dirigenti scolastici e le scuole attendono per organizzare la ripresa delle attività in presenza, obiettivo per il quale i sindacati si sono impegnati a fondo conducendo col Ministero un confronto serrato e complesso. Con la firma di oggi si porta a compimento un impegno assunto esplicitamente già in occasione della firma del protocollo riguardante lo svolgimento degli esami di stato: le scuole possono ora disporre di un chiaro punto di riferimento su tutti i temi già portati all’attenzione del CTS, il che costituisce un concreto supporto al lavoro in atto per definire le necessarie modalità organizzative".

Tra i punti più significativi dell’intesa raggiunta fra Sindacati e Ministero: La valorizzazione delle relazioni sindacali ad ogni livello, anche di scuola. È il modello partecipativo che, anche nella gestione dell’emergenza coronavirus, si è rivelato fattore decisivo di efficacia e coesione; L’istituzione di tavoli regionali permanenti presso ogni Ufficio Scolastico Regionale (impegno importante non previsto nella bozza iniziale) con la presenza anche degli Enti Locali.

E ancora, l’impegno del MI inoltre a fornire supporto e assistenza alle scuole per ogni necessità legata all’attuazione del protocollo e ad attivare la collaborazione con il Ministero della Salute, la previsione di test diagnostici per tutto il personale, test che saranno volontari, gratuiti ed effettuati non a scuola ma presso strutture di medicina di base.

"Di grande rilevanza - evidenziano i sindacati di categoria - la dichiarazione programmatica con la quale il MI si impegna a: impedire che la rimodulazione dell’unità oraria da parte delle scuole si traduca in una diminuzione del diritto all’istruzione come conseguenza di una diminuzione complessiva del tempo scuola; avviare entro l’inizio del prossimo anno scolastico la contrattazione nazionale presso il MI per regolare gli aspetti legati a un’eventuale necessità di ricorso alla DAD e il lavoro agile svolto da parte del personale Ata; superare entro l’inizio delle lezioni tutti i vincoli normativi che ostacolano la sostituzione del personale docente e Ata assente da parte delle scuole al fine di evitare lo smembramento delle classi e l’insufficiente vigilanza degli spazi".

E ancora: procedere all’approfondimento del fenomeno relativo al “personale in condizioni di fragilità”; investire risorse aggiuntive sugli organici al fine di evitare la formazione delle cosiddette “classi pollaio”; incrementare le risorse del MOF; garantire, in sede di reclutamento, la necessaria continuità con particolare attenzione all’insegnamento di sostegno.

"Si tratta - evidenziano Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals -di impegni importanti che costituiscono la precondizione per la ripartenza delle attività scolastiche, garantendo la maggiore sicurezza possibile a 8 milioni di studenti e oltre 1 milione di lavoratori tra docenti, dirigenti e Ata. Ora - concludono - è necessario che la traduzione di questi impegni avvenga in tempi brevi attraverso un provvedimento normativo specifico sulla scuola, assumendone la complessità e riconoscendone la funzione fondamentale svolta a garanzia del diritto allo studio sancito dalla Costituzione".

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