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Beirut, Sega (Vigili del Fuoco): "Situazione drammatica, ma gente forte"

07 agosto 2020 | 17.58
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"La popolazione ha bisogno di noi, siamo qui per loro" dice il Capo Reparto dei Vigili del Fuoco italiani giunti ieri in Libano

(Afp)
(Afp)

"La popolazione di Beirut ha bisogno di noi. E noi siamo qui per loro. La situazione è drammatica, si tratta di una tragedia immane. Viverla da vicino è ancora più toccante. Le autorità locali e i colleghi del posto ci hanno spiegato che se questa esplosione ci fosse stata in orario di ufficio, quindi intorno alle 15 e non alle 18, avremmo assistito ad una vera e propria carneficina, con il numero dei morti che sarebbe stato ancora più alto". Così all’Adnkronos il Capo Reparto dei Vigili del Fuoco italiani Simone Sega che ieri all’alba, con un team di 14 esperti, ha raggiunto Beirut per mettersi a disposizione delle autorità locali e iniziare le operazioni di soccorso.

“Un intero quartiere - prosegue - è stato devastato e porta i segni dell’esplosione. Parliamo di un’area di oltre 8 km. Oltre alla deflagrazione, il secondo aspetto è quello che è scaturito dopo, ovvero l’infinita quantità di vetri. Ci sono vetri ovunque che hanno ferito la stragrande maggioranza della popolazione”.

Sulla missione italiana a Beirut Sega ha parlato di 'rilevamento di sostanze chimiche pericolose'. "Siamo qui per scandagliare tutte le zone, compresa la baita e dare supporto alle squadre impegnate sul territorio. La nostra vicinanza al popolo libanese è massima. Ho visto gente aiutare noi vigili del fuoco a pulire le strade, armati di scope. Ho sensazioni positive perché dopo una tragedia simile, c'è una grande volontà di ripartire”.

Sulla possibilità di trovare altre vittime sotto le macerie. “Non lo so, non voglio esprimermi. Si continuerà a cercare. Ma ripeto, il nostro compito qui è quello di lavorare per capire se, dopo l'esplosione, esistono ancora sostanze tossiche pericolose nell’aria e non solo”.

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