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Scuola, Azzolina: "Nessuno scandalo lezioni in b&b"

11 agosto 2020 | 08.45
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"Tocca a sindaci individuare soluzioni migliori"

(Foto Palazzo Chigi)
(Foto Palazzo Chigi)

"Sono al lavoro senza sosta su organici e immissioni in ruolo, questo tema della mancanza di aule non è nuovo né ci deve scandalizzare il fatto che si studino soluzioni alternative, come i bed&breakfast. Ho sempre detto fin dal primo momento in cui abbiamo affrontato l'emergenza Covid che ci sarebbe stato un problema di spazi. Quando devi far rientrare a scuola a settembre 8 milioni di studenti, garantendo il distanziamento di 1 metro, è chiaro che si pone la necessità di adeguare gli spazi". Lo afferma in una intervista a 'La Stampa' la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, ricordando di essere "al lavoro da settimane con gli enti locali per risolvere il problema".

"Ne devo discutere con il presidente dell'Anci Antonio De Caro - spiega Azzolina - perché la questione è di competenza dei comuni, cui appartengono fisicamente e giuridicamente gli edifici scolastici. Tocca ai comuni individuare le soluzioni migliori, se gli edifici scolastici non sono sufficienti. E proprio per fronteggiare l'emergenza delle aule che mancano, del resto, abbiamo dato ai sindaci risorse aggiuntive". Tutto infatti è possibile, sostengono da tempo i diversi protagonisti dell'avvio dell'anno scolastico, basta che ci siano i fondi. E la ministra rassicura ancora una volta tutti. Le risorse non mancheranno. "Con il Decreto Rilancio abbiamo stanziato 330 milioni, per lavori di ampliamento e ristrutturazione degli edifici scolastici. E con il Decreto Scostamento abbiamo stanziato 32 milioni per il 2020 e 48 milioni per il 2021, per coprire il costo di affitto di altri locali, tecnostrutture e patti territoriali".

L'utilizzo sarà deciso a livello locale in base alle esigenze che in questi giorni vengono presentate e censite, non ci sono interventi in questo senso da parte di viale Trastevere, assicura la ministra. "Ogni comune si regola come meglio crede, nella ricerca di soluzioni. Alcuni stanno ristrutturando edifici scolastici dismessi, altri stanno adeguando locali nei teatri e nelle pinacoteche, altri ancora mettono a disposizione sale comunali". "Tutti, ai più vari livelli, stiamo facendo il massimo sforzo per raggiungere l'obiettivo che ci sta più a cuore - ribadisce la ministra- che è sempre lo stesso: la riapertura delle scuole il 14 settembre. Questo è l'impegno principale, al quale non verremo mai meno".

Ma in una nota, il Ministero dell'Istruzione precisa che su ‘La Stampa’ di oggi vengono riportate affermazioni che la Ministra non ha mai pronunciato, all’interno di un colloquio mai concordato".

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