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De Luca: "Con 'twittismo' non si cambia realtà"

20 agosto 2020 | 13.41
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"Abbiamo conosciuto un decennio e più di sottocultura delle finzioni e di finte battaglie contro la casta" dichiara il presidente della Regione Campania

(Fotogramma)
(Fotogramma)

"Oggi c'è la sottocultura dei social del twittismo, che è un altro modo per separarsi dalla realtà. E' un mondo finto nel quale non c'è la gente in carne ed ossa, e chi vive in quel mondo si condanna a non cambiare la realtà". Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, parlando alla cerimonia con la quale gli è stata conferita la cittadinanza onoraria di Morra De Sanctis (Avellino).

"Dobbiamo onorare Francesco De Sanctis anche per la lezione che ci ha dato nel suo impegno politico. Ho parlato con qualche giornalista qualche minuto fa e ho pensato che De Sanctis è stato ministro della Pubblica istruzione di questo paese. Francesco De Sanctis ministro della pubblica istruzione: quantum mutatus ab illo", continua De Luca. Morra De Sanctis infatti era un tempo noto come Morra Irpina e poi ribattezzato proprio in onore di Francesco De Sanctis, che qui nacque nel 1817.

"Anche nel suo impegno politico come ministro della Pubblica istruzione - ha aggiunto De Luca - c'era un'idea guida: non avremo un Paese libero, diceva, se non avremo uomini liberi, e lo strumento per la costruzione della libertà degli esseri umani è la cultura, l'educazione, la trasmissione dei valori, l'autonomia critica. De Sanctis ha vissuto anche l'impegno da ministro della Pubblica istruzione da questo punto di vista: costruire una nuova generazione di italiani, costruire donne e uomini liberi".

"Nel nostro Paese - ha aggiunto De Luca - abbiamo conosciuto un decennio e più di sottocultura delle finzioni, del twittismo, di finte battaglie contro la casta, di chi confondeva il concetto di casta con la competenza e le elite. Ma un Paese senza competenze ed elite non lo governi. Poi si è incaricata la storia a spiegare a chi aveva quelle idee sbagliate com'è difficile l'attività di governo. De Sanctis è stato un grande anche sotto questo punto di vista, ci lascia il messaggio che per cambiare la realtà devi esserci dentro, gli ideologismi non servono per cambiare".

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