Il giornalista all'Adnkronos: "Mi ha colpito l'omertà degli italiani, fenomeno che non c'è solo al sud ma anche al nord"
"Io penso che questo caso sia l'espressione più efficace del disorientamento che sta vivendo il nostro paese. Di fronte a un caso di questo tipo le ricerche sono state compiute con superficialità, in maniera disomogenea, anche secondo molti esperti. Si parlava di incidente e adesso scopriamo che forse Gioele è stato colpito e ferito in quella galleria. E ' una fotografia di quello che stiamo vivendo a livello sociale". Così il giornalista Gianluigi Nuzzi analizza con l'Adnkronos il caso della morte di Viviana Parisi e del piccolo Gioele, e i risvolti e le ombre che lo accompagnano.
"C'è un sistema sanitario che a livello di prevenzione lascia a desiderare -affonda Nuzzi- anche perché ci chiediamo come sia possibile che una madre in quelle condizioni potesse tenere con sé il figlio, potesse guidare in quelle condizioni di fragilità palese". E sulla gestione del caso da parte degli inquirenti, non la manda a dire: "E' una fotografia di quello che stiamo vivendo perché di fronte ad un caso di questo tipo, che desta preoccupazione e allarme sociale, lo Stato deve farsi sentire in maniera precisa, puntuale e coordinata. Invece, il corpo del bambino non è stato trovato dai soccorritori, ma un brigadiere in pensione ha risolto il caso e questo lascia un po' attoniti".
Da esperto conduttore di programmi che affrontano crimini e casi complessi e spesso irrisolti, per Nuzzi "il giallo c'è tutto, perché non si capisce cosa sia accaduto. Forse nelle trame della disperazione di una mamma che è fragile e quindi iperresponsabile, in un quadro così psicologicamente così compromesso, lei fronte ad un figlio ferito si è sentita cadere il mondo addosso, chissà".
Ma secondo il giornalista c'è anche un altro aspetto molto importante che deve essere valutato. "Quello che mi ha turbato è questo aspetto di omertà, che noi pensiamo che riguardi solo le regioni del sud e invece abbiamo visto che è in tutta Italia -dice Nuzzi- Abbiamo visto questi turisti del nord che prima di farsi avanti e parlare hanno dovuto essere supplicati. Credo che questo sia molto avvilente. Ci meritiamo quello che abbiamo, è un paese che quando succedono questi fatti volge le spalle, e pensa al proprio quieto vivere. E' come quelli che al Billionaire hanno dato le generalità false. E' un momento di grande disorientamento", conclude il giornalista.
di Ilaria Floris