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Papa: "Cancellare debito Paesi più poveri davanti a impatto Covid"

01 settembre 2020 | 12.16
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L'esortazione di Papa Francesco nel messaggio per la 'Giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato': "Non dimenticare la storia di sfruttamento del Sud del pianeta"

(Fotogramma)
(Fotogramma)

di Enzo Bonaiuto - Il debito dei Paesi più poveri, anche in relazione alla nuova emergenza sanitaria, economica e sociale causata dalla pandemia per il Covid, va tagliato. E' l'esortazione di Papa Francesco inserita nel messaggio per la 'Giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato', che la Chiesa celebra ogni anno il 1° settembre in coincidenza con l'inizio del 'Tempo del Creato' che si conclude il 4 ottobre, nel ricordo della festività liturgica di san Francesco di Assisi.

Il Pontefice invita a "riparare l’armonia originaria della creazione, per risanare rapporti umani compromessi e ristabilire relazioni sociali eque, restituendo a ciascuno la propria libertà e i propri beni e condonando i debiti altrui. Non dovremmo perciò dimenticare la storia di sfruttamento del Sud del pianeta - ammonisce - che ha provocato un enorme debito ecologico, dovuto principalmente al depredamento delle risorse e all’uso eccessivo dello spazio ambientale comune per lo smaltimento dei rifiuti".

Dunque, è arrivato il tempo di "una giustizia riparativa". E a questo proposito, il Papa rinnova il suo appello a "cancellare il debito dei Paesi più fragili alla luce dei gravi impatti delle crisi sanitarie, sociali ed economiche che devono affrontare a seguito del Covid. Occorre pure assicurare che gli incentivi per la ripresa, in corso di elaborazione e di attuazione a livello mondiale, regionale e nazionale, siano effettivamente efficaci, con politiche, legislazioni e investimenti incentrati sul bene comune e con la garanzia che gli obiettivi sociali e ambientali globali vengano conseguiti".

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