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Covid, Iss: "Progressivo peggioramento"

04 settembre 2020 | 18.56
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L'Istituto superiore di sanità parla di una "incidenza simile ai livelli di inizio maggio" e di un "Rt nazionale a 1,18". E avverte: "Pronti a ulteriori misure se peggiora il trend". Segnala, inoltre, come "l'età media dei casi si attesti sui 32 anni"

(Fotogramma)
(Fotogramma)

"Si conferma un aumento nei nuovi casi segnalati" in Italia per la quinta settimana consecutiva, con un'incidenza cumulativa negli ultimi 14 giorni (17-30 agosto) di 23,68 per 100mila abitanti, in aumento dal periodo 6-19 luglio e simile ai livelli osservati all'inizio di maggio". E' quanto si legge nel monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità (Iss) e del ministero della Salute sull'epidemia di Covid-19 in Italia, relativo al periodo 24-30 agosto."La maggior parte dei casi continua ad essere contratta sul territorio nazionale (risultano importati da stato estero il 15% dei nuovi casi diagnosticati nella settimana di monitoraggio)", si legge nel report in cui si insiste sulla necessità di rispettare in modo rigoroso le regole anti-contagio. "In particolare si osserva una percentuale non trascurabile di casi importati da altra Regione/Provincia autonoma (17,6% nella settimana corrente)". "Anche in questa settimana di monitoraggio - prosegue l'analisi - sono stati diagnosticati nuovi casi di infezione da Sars-CoV-2 in tutte le Regioni/Province autonome. Nella settimana di monitoraggio il 39% dei nuovi casi diagnosticati in Italia è stato identificato tramite attività di screening, mentre il 29% nell'ambito di attività di contact tracing. I rimanenti casi sono stati identificati in quanto sintomatici (27%) o non è riportata la ragione dell'accertamento diagnostico (5%). Quindi, complessivamente, il 68% dei nuovi casi sono stati diagnosticati grazie alla intensa attività di screening e alla indagine dei casi con identificazione e monitoraggio dei contatti stretti".

Nella settimana che va dal 24 al 30 agosto, sono state 13 le Regioni e le Province autonome che hanno riportato un aumento nel numero di casi diagnosticati rispetto alla settimana precedente. "In quasi tutte le Regioni e Province autonome continua a essere segnalato un numero elevato di nuovi casi e si osserva sostanzialmente un trend in aumento da diverse settimane. Questo deve invitare alla cautela - si legge nel report - in quanto denota che nel Paese la circolazione di Sars-CoV-2 è sempre più rilevante". Sebbene sia segnalato, in quasi tutte le Regioni, un iniziale aumento nel numero di ospedalizzazioni, in nessuna delle Regioni/Ppaa - rassicura il report - sono stati identificati segnali di sovraccarico dei servizi sanitari assistenziali. Si conferma, inoltre, l'importante e crescente impegno dei servizi territoriali (Dipartimenti di Prevenzione) per far sì che i focolai presenti siano prontamente identificati ed indagati.

L'ETA' MEDIA - Aumenta, anche se di poco, l'età media dei nuovi casi di Covid-19 in Italia. Secondo i dati del monitoraggio sul periodo 24-30 agosto, l'età mediana dei casi diagnosticati è di 32 anni, in leggero aumento rispetto alla settimana scorsa, quando era di 29 anni. Il report ricorda infatti come la circolazione di Sars-CoV-2 avvenga oggi "con maggiore frequenza nelle fasce di età più giovani, in un contesto di avanzata riapertura delle attività commerciali (inclusi luoghi di aggregazione) e di aumentata mobilità". Il monitoraggio conferma inoltre "il cambiamento nelle dinamiche di trasmissione (con emergenza di casi e focolai associati ad attività ricreative sia sul territorio nazionale che all'estero) osservato nelle settimane precedenti".

I FOCOLAI - Nella settimana di monitoraggio dal 24 al -30 agosto sono stati riportati complessivamente 1.799 focolai attivi di cui 649 nuovi, entrambi in aumento per la quinta settimana consecutiva (nella precedente settimana di monitoraggio erano stati segnalati 1.374 focolai attivi di cui 490 nuovi). "Questo comporta - si legge nel report - un sempre maggiore impegno dei servizi territoriali nelle attività di ricerca dei contatti che sono riusciti finora a contenere la trasmissione locale del virus".

RT NAZIONALE - "L'indice di trasmissione nazionale Rt, calcolato sui casi sintomatici e riferito al periodo 13-26 agosto, è pari a 1,18 (95% intervallo di confidenza 0,86-1,43). Questo indica che, al netto dei casi asintomatici identificati attraverso attività di screening/tracciamento dei contatti e dei casi importati da Stato estero (categorie non mutuamente esclusive), vi è stato un aumento del numero di casi sintomatici contratti localmente e diagnosticati nel nostro Paese". "Bisogna tuttavia interpretare con cautela l'indice di trasmissione nazionale in questo particolare momento dell'epidemia - si ribadisce nel report - Infatti l'Rt calcolato sui casi sintomatici, pur rimanendo l'indicatore più affidabile a livello regionale e confrontabile nel tempo per il monitoraggio della trasmissibilità, potrebbe sottostimare leggermente la reale trasmissione del virus a livello nazionale. Pertanto l'Rt nazionale deve essere sempre interpretato tenendo anche in considerazione il dato di incidenza".

ULTERIORI MISURE SE PEGGIORA IL TREND - "La situazione descritta in questo report, relativa prevalentemente a infezioni contratte nella seconda decade di agosto 2020, conferma la presenza di importanti segnali di allerta legati a un aumento della trasmissione locale. Al momento i dati confermano l'opportunità di mantenere le misure di prevenzione e controllo già adottate dalle Regioni/Province autonome", e "di essere pronti all'attivazione di ulteriori interventi in caso di evoluzione in ulteriore peggioramento". "Sebbene i servizi territoriali siano riusciti finora a contenere la trasmissione locale del virus - si legge nel report - viene ripetutamente segnalato un carico di lavoro eccezionale che rischia di compromettere la tempestiva gestione dei contatti, oltre che non assicurare le attività non-collegate a questa emergenza". "Si raccomanda alla popolazione - conclude l'analisi - di prestare particolare attenzione al rischio di contrarre l'infezione in situazioni di affollamento in cui si osserva un mancato rispetto delle misure raccomandate, e durante periodi di permanenza in Paesi o aree con una più alta circolazione virale. In questi casi, si raccomanda di prestare responsabilmente particolare attenzione alle norme comportamentali di prevenzione della trasmissione di Sars-CoV-2, in particolare nei confronti di fasce di popolazione più vulnerabili".

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