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Battisti annuncia "sciopero della fame totale"

08 settembre 2020 | 09.57
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L'ex terrorista da oltre un anno e mezzo in isolamento diurno nel carcere di Oristano. L'avvocato Steccanella all'Adnkronos: "Scelta dolorosa ma inevitabile". La lettera di Battisti: "Mio isolamento ingiustificato". Il figlio di Sabbadin, ucciso in una rapina: "Notizia assurda, deve scontare la pena e basta". Maurizio Campagna: "Ha ammazzato mio fratello, ora fa commedie per farla franca". Ex giudice Forno: "Lui paladino legalità? Sono perplesso". Gasparri: "Non ci commuove"

Afp
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L'ex terrorista dei Proletari armati per il comunismo, Cesare Battisti, annuncia di aver iniziato uno 'sciopero totale della fame'. A confermare il gesto di Battisti, annunciata in una lettera inoltrata al suo legale, l'avvocato Davide Steccanella che sottolinea come sia stata "una scelta dolorosa ma inevitabile". Il legale spiega all'Adnkronos infatti che Battisti da oltre un anno e mezzo è in isolamento diurno nel carcere di Oristano, isolamento di fatto "del tutto illegittimo": "La pena dell'isolamento diurno a suo tempo inflitta era di sei mesi per cui è stata scontata a giugno".

A maggio, spiega il legale, è stata presentata istanza formale per il suo trasferimento dal carcere di Oristano o, in alternativa un declassamento della sua classificazione nel regime di Alta Sicurezza (AS2) per terroristi, in quanto "non esistono più di fatto le condizioni di rischio che la giustificherebbero". Ad oggi, prosegue Stancenella, "non abbiamo ricevuto alcuna risposta. A questo punto al mio assistito non resta che mettere in atto questa forma di protesta. E' giusto che sconti la sua pena - conclude - ma non in maniera disumana".

"Il pronunciamento del magistrato di Sorveglianza riconosce la buona condotta di Battisti e 45 giorni di riduzione, la cosiddetta liberazione anticipata. Ma non significa che Battisti deve essere scarcerato, si tratta di ‘giorni premio’ che vengono scomputati della pena complessiva". Lo precisa all’Adnkronos uno degli avvocati di Battisti, Gianfranco Sollai.

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Maurizio Campagna: "Ha ammazzato mio fratello, ora fa commedie per farla franca"

LA LETTERA - "La morsa del DAP (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria) messa puntigliosamente in esecuzione dalla autorità del carcere di Oristano, ha resistito provocatoriamente a tutti i miei tentativi di far ripristinare la legalità, e la dovuta concessione dei diritti previsti in legge, ma sempre ostinatamente negati. A nulla sono valse le mie rimostranze scritte o orali rivolte a questa Direzione, al Magistrato di Sorveglianza, all'opinione pubblica. A Cesare Battisti non è nemmeno consentito sorprendersi se nel suo caso alcune leggi sono sospese: è quanto mi è stato fatto capire, senza mezzi termini, da differenti autorità". Inizia così la lettera che l’ex terrorista dei Pac ha fatto avere ai suoi avvocati Sollai e Steccanella, nella quale annuncia lo sciopero della fame e l’interruzione delle terapie. "Pretendere un trattamento uguale a quello di qualsiasi altro detenuto è una contesa continua, estenuante e che coinvolge gli atti più ordinari del mio quotidiano: l'ora d'aria; l'isolamento forzato e ingiustificato; l'insufficiente attendimento medico; la ritensione arbitraria di testi letterari; le domandine sistematicamente ignorate; oggetti di varia utilità e strumenti di lavoro negativo, anche se previsti dall'ordinamento penitenziario, ecc. Avendo esaurito ogni altro mezzo per far valere i miei diritti - afferma Battisti - mi trovo costretto a ricorrere allo sciopero della fame totale e al rifiuto della terapia ( soffro di epatite B cronica e di insufficienza polmonare), affinché sia disposto il mio trasferimento in una Casa di Reclusione dove mi siano facilitate le relazioni con i familiari e con le istanze esterne previste dall'ordinamento nonché i rapporti professionali atti al sostentamento e al reinserimento".

Ex giudice Forno: "Lui paladino legalità? Sono perplesso"

Gasparri: "Non ci commuove"

E ancora: "Chiedo inoltre che sia rivista la mia classificazione nel regime di Alta Sicurezza (AS2) per terroristi, in quanto non esistono più di fatto le condizioni di rischio che la giustificherebbero". "Ho depositato questa mattina la memoria di Cesare Battisti al Tribunale di sorveglianza di Cagliari, perché venga sottoposta all’attenzione del magistrato, la dottoressa Lampis: è già a conoscenza della situazione, a giugno ho presentato una denuncia sull’isolamento illegittimo, ripetuto davanti alla Procura di Roma a luglio perché sia accertato l’abuso ai danni di Battisti" commenta l’avvocato Sollai. Il magistrato di sorveglianza, Maria Cristina Lampis, fanno sapere i legali, ha già concesso all'ex terrorista dei Pac la cosidetta liberazione anticipata, "45 giorni di riduzione pena" previsti per ogni semestre scontato in caso di buona condotta, riconoscendo che "nel corso della carcerazione subita ha dato prova di partecipazione all'opera di rieducazione, facendo, inoltre, registrare una condotta regolare".

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