Il direttore sanitario dell'Inmi Spallanzani: "Non bisogna avere fretta"
L'interruzione della sperimentazione sull'uomo del vaccino sviluppato da AstraZeneca con l'Università di Oxford "conferma che bisogna essere molto prudenti in questa materia, perché interessa la salute pubblica di miliardi di persone e perché parliamo appunto di pandemia. La fase della sicurezza è quindi delicatissima. Lo stop ci dice anche che non bisogna avere fretta: le sperimentazioni si fanno per questo, e le reazioni avverse sono previste in qualsiasi protocollo". Lo sottolinea all'Adnkronos Salute il direttore sanitario dell'Inmi Spallanzani di Roma, Francesco Vaia.
Allo Spallanzani è iniziata il 24 agosto la sperimentazione sull'uomo del vaccino sviluppato dall'azienda italiana ReiThera, che coinvolgerà anche il Centro Ricerche Cliniche di Verona, dove lunedì sono partiti i primi test. "Allo Spallanzani e a Verona siamo nella Fase I, quella della sicurezza e dell'immunogenicità. I cittadini devono sapere - rimarca Vaia - che poniamo la massima attenzione alla sicurezza. Ripeto, in questa materia non si può sbagliare e mai come in questo caso la fretta può essere cattiva consigliera. Quindi la prudenza deve associarsi ad un grande impegno e rigore. Come quello che i nostri ricercatori e clinici stanno mettendo in campo".