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Covid, Bassetti: "NoVax in Italia troppo forti e sostenuti da partiti"

15 settembre 2020 | 15.20
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"Per rendere il vaccino antinfluenzale obbligatorio bisognava prima avere il giusto numero di dosi", ammonisce l'infettivologo

(Fotogramma)
(Fotogramma)

"Io non sono d'accordo con Speranza: in sei mesi avremo il vaccino, ma non ne saremo fuori. Credo che con questo virus convivremo per i prossimi anni". Questa la risposta di Matteo Bassetti, direttore della Clinica malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova, alle dichiarazioni del ministro della Salute Speranza che parlava di uscita dal virus in 6 mesi. "E' uno dei virus che causa la polmonite comunitaria e lo farà per molti anni. Quando ci sarà il vaccino saranno in molti a non farlo; tempo fa ho consigliato di fare il vaccino e sono stato investito dalle critiche di una banda di NoVax, che in Italia sono ancora molto floridi e sostenuti da molti partiti politici".

"Il vaccino antinfluenzale non è il vaccino anti-Covid, che spero arrivi il prima possibile" dice Bassetti "per rendere obbligatorio il vaccino antinfluenzale bisogna prima avere le dosi. In Italia mi risulta che ci siano 15 milioni di dosi, per 60 milioni di abitanti. Prima di renderlo obbligatorio servivano 60 milioni di dosi".

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