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Maria Paola, familiari "chiusi nel loro dolore, vivono doppia tragedia"

15 settembre 2020 | 11.36
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(Foto Fotogramma)
(Foto Fotogramma)

Sono "chiusi nel loro dolore" i familiari di Maria Paola Gaglione, giovane di Caivano (Napoli) morta nella notte tra venerdì e sabato mentre veniva inseguita dal fratello Michele, contrario alla sua relazione sentimentale con Ciro Migliore, ragazzo trans. Franco Gaglione, Pina Amico e Sefora Zanfardino, rispettivamente padre e madre di Maria Paola e Michele, e moglie di Michele nonché cognata di Maria Paola, si sono affidati all'avvocato Francesco Luigi Marini per veicolare le loro comunicazioni in un momento in cui "stanno vivendo una tragedia nella tragedia": una figlia che non c'è più e un figlio indagato per omicidio preterintenzionale e attualmente in carcere a Poggioreale.

Silenzio stampa assoluto quindi, con la sola eccezione di un appello inviato questa mattina "alla comunità gay" affinché, nel giorno dei funerali che si celebreranno oggi alle 16 a Caivano, possa "partecipare non tanto fisicamente quanto emotivamente, insieme a loro, all'ultimo saluto". Solo attraverso comunicati diffusi dal legale, viene ribadito, i familiari di Maria Paola nei prossimi giorni risponderanno in merito a notizie di stampa "non veritiere" che stanno circolando in merito alla tragica vicenda della loro figlia e agli "attacchi derivanti dall'onda emotiva" che stanno ricevendo.

Ieri sera Franco e Pina Gaglione hanno diffuso una lettera aperta nella quale hanno spiegato le ragioni del loro silenzio e hanno rivolto un ringraziamento alla magistratura e alle forze dell'ordine "per quanto stanno facendo in questi giorni", dicendosi "certi dell'innocenza di nostro figlio Michele" e di non aver mai creduto all'ipotesi dell'aggressione, "perché conosciamo Michele e il suo amore per Paola".

I genitori di Maria Paola hanno inoltre espresso "il nostro più forte dissenso per le frasi omofobe attribuite a noi e a nostro figlio", spiegando di essere mossi solo dalla preoccupazione per la frequentazione della figlia con "una persona, ad avviso di noi genitori, poco affidabile". Una critica "alla persona, mai all'orientamento sessuale". Infine hanno ribadito la richiesta di rispettare "il nostro dolore e il nostro silenzio".

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