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Scuola, Gallera: "Tamponi diretti se indicato da pediatra o istituto"

22 settembre 2020 | 16.19
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Lombardia fa chiarezza: "E in attesa risultato la persona sottoposta a test deve restare in isolamento"

(Foto Fotogramma/Ipa)
(Foto Fotogramma/Ipa)

"I tamponi con accesso diretto per la popolazione in età scolare sono possibili solo con l'autocertificazione vidimata dalla scuola oppure a seguito della segnalazione al medico o pediatra di famiglia". Lo chiarisce l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, sottolineando quanto previsto dalle linee guida anti-Covid per il settore scolastico, diffuse alle Ats e, da queste, a tutti gli istituti di ogni ordine e grado. Le parole di Gallera arrivano nel giorno successivo all'appello lanciato dall'Ats Città metropolitana di Milano che, dopo i primi sovraffollamenti registrati in alcuni punti individuati per le scuole, ha chiesto di non intasare il servizio in assenza di reale necessità.

"In caso di sintomi simil influenzali o sospetti Covid riscontrati nel corso dell'attività scolastica - spiega l'assessore - viene contattata la famiglia dello studente e rilasciato un modulo di autocertificazione autorizzato dall'istituto da consegnare alla struttura sanitaria dove si esegue il tampone con accesso diretto. Il documento autorizza all'esecuzione del tampone senza prenotazione solo lo studente e non l'intero nucleo familiare".

"Qualora invece - prosegue l'assessore al Welfare - a seguito della rilevazione della temperatura o alla comparsa di sintomi sospetti riscontrati al domicilio, la famiglia del giovane in età scolare deve contattare il medico o il pediatra di famiglia il quale, accertata la necessità di dover eseguire il tampone, procede alla segnalazione e all'invio dello studente al punto di accesso diretto più vicino". Le stesse procedure valgono anche per gli insegnanti e per il personale scolastico non docente. E, viene precisato dalla Regione, "chi ha effettuato il tampone, in attesa dell'esito, deve rimanere in isolamento".

I contatti di caso sospetto, invece, legati all'ambito scolastico e ai servizi educativi per l'infanzia, non sono da porre in isolamento domiciliare fiduciario: ciò si applica sia ai familiari conviventi che ai compagni di classe o ad altri contatti stretti.

In caso di positività degli studenti, scattano le misure d'isolamento dell'intera classe (se l'interessato ha frequentato la scuola nelle ultime 48 ore) e dei familiari e contatti diretti per il periodo di quarantena stabilito dai protocolli anti Covid al termine del quale viene eseguito un tampone ai contatti per accertarne la negatività e due tamponi al caso positivo per verificarne l'avvenuta negativizzazione.

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