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Caso camici, acquisiti contenuti cellulari moglie Fontana e indagati

24 settembre 2020 | 12.40
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Immagine di repertorio (Fotogramma)
Immagine di repertorio (Fotogramma)

Il nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza di Milano sta eseguendo acquisizioni di contenuti, mirate, ovvero sulla base di parole 'chiave', all'interno di cellulari di indagati e 'protagonisti' della vicenda legata alla fornitura alla Regione Lombardia di camici dalla Dama spa, la società del cognato del governatore Attilio Fontana, per oltre mezzo milione di euro.

L'operazione non riguarda il telefono del presidente della Regione, ma dell'ex dg di Aria, di una dirigente della centrale acquisti regionale e di funzionari, anche non indagati, che hanno avuto a che fare con la vicenda.

Tra quelli acquisiti dalla Gdf c’è anche il contenuto del cellulare di Roberta Dini, moglie del governatore della Lombardia. Insieme al suo, si apprende, sono stati acquisiti anche quello dell’assessore regionale al Bilancio, Davide Caparini e dell’assessore all’Ambiente, Raffaele Cattaneo. La stessa operazione di acquisizione sarà eseguita sul cellulare di Giulia Martinelli e di altri dello staff del governatore. Nessuno di loro risulta indagato. La documentazione sarà analizzata dai magistrati milanesi che indagano sul caso. Il materiale contenuto nei telefoni sarà selezionato con le garanzie dovute.

La vicenda è quella che ha al centro il presunto affidamento diretto alla Dama Spa, senza gara, di circa 75mila camici destinati agli operatori sanitari della regione, presentati dalle parti come ‘donazione’ ma che secondo la Procura di Milano sarebbero stati trasformati in un dono solo dopo i dubbi sollevati dalla trasmissione ‘Report’. Nell’inchiesta, oltre al cognato di Fontana Andrea Dini e ad alcuni dirigenti di Aria, è indagato anche il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, per frode in pubbliche forniture.

In merito a quanto scritto dai pm milanesi nella richiesta di consegna dei cellulari per il caso camici, secondo i quali ci sarebbe un "diffuso coinvolgimento" di Fontana, Jacopo Pensa, il legale del governatore lombardo, dice all'Adnkronos: "Non so cosa voglia dire, vedremo gli sviluppi. Noi rimaniamo nella posizione di sempre, non ho segnali diversi".

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