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Ricerca, da L'Oréal Italia-Unesco borsa da 20mila euro a sei giovani scienziate

30 settembre 2020 | 15.59
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Ricerca, da L'Oréal Italia-Unesco borsa da 20mila euro a sei giovani scienziate

L'Oréal Italia annuncia oggi le sei vincitrici dell’edizione italiana Premio L’Oréal-Unesco 'Per le Donne e la Scienza'. Anche in questa edizione, sono state assegnate sei borse di studio del valore di 20.000 euro ciascuna ad altrettante ricercatrici under 35, sulla base dell’eccellenza riconosciuta ai loro progetti. Il bando di questa edizione ha raccolto oltre 300 candidature da tutta Italia.

Nonostante l’anno particolare e a dimostrazione dell’impegno di L’Oréal e Unesco per la promozione della ricerca scientifica, l’assegnazione delle borse è stata confermata con l’obiettivo di portare un ulteriore contributo al progresso scientifico in Italia, oltre a un sostegno concreto per proseguire nella carriera professionale. La premiazione di quest’anno si svolgerà in occasione dell’edizione del 2021 del Premio, insieme alle vincitrici delle borse di studio del prossimo anno. La giuria, presieduta da Lucia Votano, dirigente di ricerca emerita dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, dopo un’attenta valutazione ha selezionato le sei ricercatrici più meritevoli per i loro progetti nel campo delle Stem.

Ecco l'elendo delle vincitrici e dei progetti con cui si sono aggiudicate il riconoscimento: Chiara De Leonibus, Progetto - Collagenopatie: a caccia dei meccanismi che regolano la degradazione del collagene, Istituto Ospitante: Istituto Telethon di Genetica e Medicina di Pozzuoli, Università di Napoli Federico II; Elena Piacenza, Progetto: Nuove nanoformulazioni antimicrobiche per contrastare la contaminazione delle protesi Ortopediche, Istituto Ospitante: Università degli Studi di Palermo, Laboratorio di sintesi e caratterizzazione di materiali innovativi Giulia Fredi Progetto: Poliesteri furanoati, i polimeri bioderivati che rivoluzioneranno il mondo del packaging e del tessile, Istituto Ospitante: Università di Trento, Dipartimento di Ingegneria Industriale, Laboratorio Polimeri e Compositi; Giuseppina Arbore, Progetto: Tumore dell’esofago: il ruolo del sistema immunitario nella risposta alle terapie, Istituto Ospitante: Ospedale San Raffaele (Milano), Divisione di Immunologia, Trapianti e malattie Infettive, Laboratorio di Immunologia sperimentale.

E ancora: Lucie Biehler-Gomez, Progetto: Dai volti alla quotidianità: come sono cambiate le donne di Milano nel corso dei secoli? Istituto Ospitante: Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense (Labanof), Università Degli Studi di Milano; Valentina Mariani Progetto: Nell’era dell’alta luminosità di LHC, la possibilità di nuova fisica Istituto Ospitante: Università degli studi di Perugia, dipartimento di Fisica e Geologia, e Infn - Sezione di Perugia. "Siamo orgogliosi di premiare il talento delle giovani ricercatrici - commenta Francois-Xavier Fenart, presidente e amministratore delegato di L’Oréal Italia - Con il programma L’Oréal-Unesco Per le donne e la scienza ben 94 borse di studio sono state assegnate in questi anni in Italia, a riconoscimento dell’eccellenza scientifica".

"Siamo convinti che le donne arricchiscano la nostra comunità scientifica apportando un irrinunciabile contributo alla ricerca. Sono già stati raggiunti importanti traguardi per la parità, ma la strada è ancora lunga - ha aggiunto - ed è necessario superare pregiudizi e stereotipi che ancora resistono. Quest’anno più che mai il ruolo della scienza è stato al centro dell’opinione pubblica e siamo felici di sostenere in modo concreto le ricercatrici, per far sviluppare i loro progetti e continuare il loro lavoro nel nostro Paese".

"Per affrontare le grandi sfide di questo secolo - aggiunge Enrico Vicenti, segretario generale della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco - dobbiamo sostenere e fare affidamento sulla scienza. I progressi scientifici degli ultimi decenni sono stati veloci e sconvolgenti, nonostante questo le donne faticano ancora a emergere nel campo della ricerca, trattandosi di un ambito percepito ancora come prettamente maschile, in cui per le donne è più difficile farsi spazio o raggiungere posizioni più elevate".

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