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Vaticano, convalidato arresto Marogna. Pg pronto a chiedere estradizione 'dama Becciu'

15 ottobre 2020 | 14.41
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Il difensore all'Adnkronos: "Convalida senza avere gli atti in mano"

(Fotogramma)
(Fotogramma)

Convalidato l'arresto di Cecilia Marogna , la manager sarda - nota come la "dama del cardinale" per il rapporto fiduciario che la lega al cardinale Angelo Becciu - arrestata due giorni fa dalla Guardia di finanza a Milano, in seguito al mandato di cattura internazionale firmato dagli inquirenti vaticani.

A convalidare l'arresto della 39enne, attualmente in carcere a Milano, la quinta Corte di Appello del capoluogo lombardo, secondo cui la manager, accusata di essersi "appropriata di fondi della Santa Sede a lei assegnati per fini istituzionali", non può essere rimessa in libertà vista la gravità dei fatti e il pericolo di fuga.

Domani mattina si aprirà sempre a Milano, davanti ai giudici della quinta Corte d'Appello, il procedimento relativo all'estradizione, alla quale la procura generale è favorevole.

La corte d’Appello di Milano "ha convalidato l’arresto di Cecilia Marogna senza avere gli atti in mano, praticamente alla carta", dice all’Adnkronos l’avvocato Massimo Dinoia, che ha assunto la difesa della manager ribattezzata la ‘dama’ del cardinale Becciu arrestata e ora in carcere a San Vittore.

"Le cose saranno lunghe - dice il legale pensando alla richiesta di estradizione - e bisognerà aspettare l’arrivo degli atti per sapere perché hanno convalidato l’arresto senza avere gli atti in mano. Non ce li ha nessuno gli atti, non so dove siano, saranno ancora in Vaticano. E io senza atti non posso fare niente".

Il legale dà voce alle perplessità per come sono andate le cose: "La conferma dell’arresto è stata fatta alla luce della richiesta di estradizione. Ma senza gli atti. Dobbiamo aspettare. Sarà una cosa lunga perché la prima cosa che avverrà sarà la cosiddetta udienza di identificazione: nel senso che le diranno: sei proprio tu? vuoi essere estradata? Questo è il codice. I giudici però oggi hanno riscritto quello che si è detto in prima battuta". Dinoia non ha ancora incontrato la Marogna, reclusa a San Vittore. Quanto al caso, il legale osserva: "La veggo buia, però non vuole dire niente. Del resto se uno non sa niente non può dire niente. Io aspetto gli atti".

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