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Scuola, ministero: "Ingresso alle 9 per Superiori 'solo in situazioni critiche'"

19 ottobre 2020 | 20.18
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Immagine di repertorio (Fotogramma)
Immagine di repertorio (Fotogramma)

L'ingresso alle 9 per le scuole superiori "sarà valido solo in casi eccezionali e debitamente deliberato dai vari comitati regionali per l’emergenza Covid-19". Lo precisa una nota alle scuole del ministero dell'Istruzione che, ribadendo che "ad oggi, le istituzioni scolastiche si dimostrano essere uno dei luoghi più sicuri sul territorio nazionale" conferma che per il primo ciclo "le attività didattiche si svolgono in presenza".

Per quanto concerne il secondo ciclo, invece, si legge nella circolare, solo ed esclusivamente “previa comunicazione al ministero dell’Istruzione da parte delle autorità regionali, locali o sanitarie delle situazioni critiche e di particolare rischio riferite agli specifici contesti territoriali”, le istituzioni scolastiche saranno chiamate ad adottare ulteriori “forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica ai sensi degli articoli 4 e 5 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999 n. 275, incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata, che rimane complementare alla didattica in presenza, modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni, anche attraverso l’eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l’ingresso non avvenga in ogni caso prima delle 9.00”.

A seguito della comunicazione delle autorità regionali, locali o sanitarie della situazione di criticità e di particolare rischio, riferita ad uno specifico contesto territoriale, e delle deliberazioni assunte in sede di Riunione di Coordinamento regionali e locali previste dal c.d. Piano scuola, le scuole secondarie di secondo grado: adottano ulteriori forme di flessibilità anche incrementando il ricorso alla Didattica Digitale Integrata; modulano ulteriormente (rispetto a quanto già disposto da settembre) orari di ingresso e uscita degli alunni, anche attraverso l'eventuale utilizzo di turni pomeridiani; nell’ambito di questa ulteriore modulazione, dispongono che l’ingresso a scuola non avvenga prima delle ore 9.00; nelle scuole secondarie di secondo grado presso le istituzioni convittuali: le classi di soli convittori potranno mantenere l’orario di inizio delle lezioni già definito; le classi ove solo una parte di studenti sia composta da convittori dovranno modificare l’orario di inizio delle lezioni, posticipandolo a partire dalle ore 9.00; i convittori attenderanno l’arrivo a scuola dei compagni, opportunamente vigilati dagli educatori.

La circolare ribadisce quindi che le “situazioni critiche e di particolare rischio”, rappresentate da autorità sanitarie ed enti locali, sono le sole che giustificano una eventuale revisione di quanto già stabilito, anche con riferimento all’ingresso posticipato alle ore 9.00, che deve essere disposto unicamente qualora ricorrano le condizioni sopra descritte. "Salvo i casi suddetti - evidenzia la circolare - non è necessario modificare orari di entrata e uscita, orari settimanali dei docenti, turni delle mense, orari di esercitazioni e laboratori e tutto quanto sia collegato alla scansione temporale definita dall’inizio dell’anno scolastico".

Le riunioni degli organi collegiali, precisa ancora la circolare firmata dal Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione Marco Bruschi - possono essere svolte sia in presenza sia a distanza sulla base della possibilità di garantire il distanziamento fisico e, di conseguenza, la sicurezza dei partecipanti. Il DPCM introduce la possibilità che le operazioni legate al rinnovo degli organi collegiali possano avvenire a distanza, nel rispetto dei principi di segretezza e libertà nella partecipazione.

"La didattica digitale integrata resta complementare alla didattica in presenza. Il Piano Scuola ha previsto l’esigenza di tutelare le specifiche situazioni degli alunni con disabilità o con altri bisogni educativi speciali,di cui va favorito l’apprendimento in presenza. Inoltre, anche nei casi di ricorso obbligatorio alla DDI, occorre che la comunità educante mantenga un contatto serrato con tutte le situazioni di particolare fragilità e offra, dove necessario, i necessari aiuti, al fine di garantire il prioritario diritto all’istruzione di tutti gli alunni. Le nostre istituzioni scolastiche, del resto, continuano a essere un ambiente sicuro e tutelato; per questo l'attività lavorativa, didattica o amministrativa, salvo i casi di “quarantena”, può continuare a svolgersi in presenza".

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