Ragazzo picchiato a Lanciano, denunciati i responsabili

di Silvia Mancinelli
Sono cinque ragazzi, tutti del posto, i presunti responsabili dell'aggressione del 18enne di Lanciano, in provincia di Chieti, aggredito la notte tra sabato e domenica scorsi. I carabinieri li hanno identificati e denunciati al termine di una prolungata e ininterrotta attività investigativa, coordinata dalla competente Autorità Giudiziaria. Sono tuttora in corso ulteriori approfondimenti investigativi.

I cinque ragazzi appartengono tutti alla stessa famiglia rom. A sferrare l'unico violentissimo pugno alla tempia sinistra della vittima il più piccolo del gruppo, ancora tredicenne. Altri due hanno 14 e 15 anni, un quarto ne ha appena compiuti 18 mentre il più grande ne ha 30. Gli unici due maggiorenni sono già noti alla giustizia. I carabinieri della Compagnia di Lanciano li hanno identificati grazie non solo ai testimoni, la coppia di fidanzati che era in compagnia del 18enne e un terzo ragazzo che lo ha soccorso, ma anche ad alcune telecamere che, seppur non puntate direttamente sul luogo dell'aggressione, hanno ricostruito gli spostamenti dei cinque permettendone il riconoscimento.

Intanto migliorano le condizioni del 18enne, ancora ricoverato nel reparto di neurochirurgia dell'ospedale di Pescara in prognosi riservata e in attesa di essere svegliato. Futili i motivi dell'aggressione: i cinque, che pare conoscessero la vittima e gli amici, si sarebbero avventati sul 18enne e sulla coppia di fidanzati "infastiditi" dal loro invito ad abbassare la musica. A peggiorare le cose l'abuso di alcol. Colpito con un pugno, fortunatamente di striscio, anche l'amico del 18enne, che se l'è cavata con tre giorni di prognosi.