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Azzolina scrive a Fontana e De Luca: "Trovare altre soluzioni sulla scuola"

22 ottobre 2020 | 13.11
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Il governatore della Lombardia: "Necessarie decisioni stringenti, può sempre impugnarle"

(Fotogramma)
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La ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, ha scritto ai governatori di Lombardia e Campania. La scelta della Regione Lombardia sulla didattica a distanza per le scuole secondarie "appare come una imposizione che non tiene conto delle specificità dei contesti territoriali e degli enormi sforzi compiuti da tutta la comunità scolastica, a cui va il mio ringraziamento, per garantire il corretto avvio e l’ordinario svolgimento dell’anno scolastico" scrive la ministra dell'Istruzione al presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. "In una fase così complessa per la Nazione, desidero invitarla a lavorare insieme a tutte le istituzioni coinvolte, per trovare soluzioni differenti da quella adottata, nel rispetto del diritto alla salute dei cittadini e del diritto allo studio dei nostri studenti e delle nostre studentesse", aggiunge Azzolina.

"Nel ribadire la mia disponibilità e quella del Ministero dell’istruzione alla più ampia collaborazione per la tutela della salute e della sicurezza di tutti i cittadini, Le chiedo però di contribuire, con oculatezza, attenzione e capacità di confronto, in spirito di unità e responsabilità collettiva, a garantire pienamente il diritto all’istruzione delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi" scrive la ministra dell'Istruzione.

"Una efficace cooperazione tra tutti gli attori istituzionali, nazionali e locali - continua Azzolina - può rappresentare un elemento determinante per affrontare l’emergenza che stiamo vivendo. Un adeguato scambio informativo e una previa analisi accurata, comune, dei differenti contesti territoriali consentono sia al Governo, sia alle Regioni di agire sinergicamente e in maniera puntuale ed efficace rispetto alle criticità che via via si determinano".

La scuola, sottolinea, "secondo il disposto costituzionale, è aperta a tutti e rappresenta il luogo nel quale i capaci e i meritevoli, pur se privi di mezzi, possano coltivare le proprie capacità, aspirazioni, raggiungendo i più altri gradi degli studi. E’ occasione di socialità, di crescita, di tutela degli ultimi, dei più fragili. Fragili che rischiano di pagare caramente una scelta il cui semplicismo e la mancanza di organicità appaiono fatalmente evidenti. La scuola è avamposto di legalità e speranza per il futuro del Paese".

In una lettera di risposta al ministro dell'Istruzione, che l'Adnkronos ha potuto visionare, il governatore lombardo Attilio Fontana rimarca che la scelta della didattica a distanza per le scuole superiori in Lombardia è stata adottata "a fronte di una posizione del Comitato tecnico-scientifico regionale che aveva proposto proprio la didattica a distanza per le scuole superiori (nonché per le Università), come una delle misure da assumere nel più breve tempo possibile, stante la grave escalation nella diffusione del contagio".

Fontana porta alcuni numeri a sostegno della decisione della Regione. In particolare, emerge dalla lettera, "la propensione all’uso dei mezzi pubblici da parte degli studenti in Lombardia è maggiore rispetto alla media nazionale (36% vs 32,4%)" e "focalizzando l’attenzione sugli studenti over 14 in Lombardia si rileva un utilizzo dei mezzi pubblici pari al 44,5%, e dei mezzi privati a motore del 40,2%". La mobilità degli studenti over 14, pari a circa 950.000 spostamenti in sola andata, rappresenta circa il 10% degli spostamenti nei giorni feriali. In Lombardia, sottolinea ancora, "ci sono 1,7 milioni di studenti, di cui 415.000 delle scuole superiori (pari al 24%); ogni giorno si spostano per motivi di studio (in sola andata) circa 1,8 milioni".

Il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, è in contatto da questa mattina - a quanto si apprende - con il governatore Fontana, la ministra Azzolina e il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, per trovare una soluzione condivisa sulla percentuale di didattica a distanza da applicare alle scuole lombarde.

"Serve grande collaborazione e buon senso". Le preoccupazioni del presidente Fontana, fanno sapere le stesse fonti, sono comprensibili ma c’è sempre la totale disponibilità del governo nell’essere al fianco della regione Lombardia per ogni ulteriore esigenza che allenti le pressioni dei contagi sul sistema sanitario territoriale. Inoltre, a quanto viene riferito, sulla dad le ordinanze di Lazio, Piemonte e Basilicata rappresentano "un buon equilibrio".

Fontana: "Necessarie decisioni stringenti, può sempre impugnarle"

Nella lettera inviata al presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, la ministra Azzolina scrive che con riguardo alla scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione, "auspico che si riesca a consentire sollecitamente la ripresa dello svolgimento in presenza dell'attività didattica educativa", adeguando anche le disposizioni già emanate "per le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado".

Azzolina, assicurando che "il Ministero dell’istruzione, ogni qualvolta si rendesse necessaria l’adozione di ulteriori provvedimenti d’urgenza, è pronto a cooperare, per quanto di competenza, nell’identificazione e per la sollecita attuazione delle soluzioni che meglio si adattino al contesto territoriale campano", sottolinea la necessità di garantire "le necessarie tutele per assicurare il diritto allo studio degli alunni e le alunne con disabilità, con disturbi specifici per l’apprendimento e con altri bisogni educativi speciali".

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