Di Silvia Mancinelli
"Siamo 400 qui, per 8 positivi tutti gli altri sono in carcere. Non ce la facciamo più, il loro è un business". E quanto raccontano all’Adnkronos alcuni degli immigrati ospiti del cento di accoglienza di via della Riserva Nuova, al Prenestino, protagonisti oggi di una violenta rivolta per poter uscire. "Siamo animali in gabbia - dicono - il cibo è pessimo e lo buttiamo ogni volta - ci danno solo pasta e riso senza nemmeno il condimento. Non c’è acqua calda, ma il problema vero è che con chi lavora qui avevamo fatto un accordo, dieci giorni di quarantena e saremmo stati liberi di uscire. Abbiamo fatto tutti tre tamponi, il 26 settembre primo, l’8 ottobre l’altro e l’ultimo martedì scorso. Non ci è mai arrivato alcun risultato e nel frattempo c’è chi ha perso il lavoro" aggiungono.
C’è chi fa il panettiere, chi l’ambulante a Termini, chi il cameriere in un ristorante. "Senza un contratto perdiamo tutto - incalzano - molti di noi hanno una famiglia nel nostro Paese da mantenere. Come facciamo, bloccati qui?".