Occultamento di cadavere. E' l'accusa nei confronti di un 77enne italiano denunciato dai carabinieri del nucleo operativo radiomobile della compagnia di Imola (Bologna). E’ successo ieri, quando un uomo si è rivolto ai militari dicendo di essere preoccupato per la cugina, verosimilmente morta all’interno di un’abitazione di Via Antonio Banfi che lei condivideva con il padre, il 77enne denunciato.
Giunti sul posto, tuttavia, i carabinieri hanno fatto una macabra scoperta: la donna, identificata in G.F., 42enne italiana, morta da una quarantina di giorni, era stata adagiata nella vasca da bagno, sigillata con un telone di plastica e arieggiata da un ventilatore, installato accanto a una finestra del locale per espellere i gas corporei della defunta, in avanzato stato di putrefazione. Stando ai primi accertamenti svolti dai militari, coordinati dalla Procura di Bologna, la donna si sarebbe tolta la vita a causa di una situazione di grave disagio sociale e il padre 77enne ne avrebbe occultato il cadavere perché non se la sentiva di perderla per sempre, considerato che la andava a trovare ogni giorno per tenerla pulita.
Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della sezione Investigazioni scientifiche del comando provinciale di Bologna e il medico legale. La salma è stata trasportata al Dos, il Deposito osservazione salme di Bologna, a disposizione dell’Autorità giudiziaria. L’appartamento è stato sequestrato dai carabinieri che continueranno a indagare per chiarire la vicenda.