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Scuola, caos in Puglia. Emiliano: "Tenete bambini a casa"

09 novembre 2020 | 12.17
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Scuola, caos in Puglia. Emiliano:

"Faccio mio l'appello dei pediatri: evitate di mandare i bambini a scuola in presenza, questo è più sicuro sia per i bambini che per la salute pubblica". Questa la richiesta del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano su norbaonline.it nel giorno di ripresa delle lezioni per migliaia di alunni delle scuole elementari e medie. "Scegliete, se possibile, la Dad, e da casa - sia pure con tutti i limiti - cercate di fare il possibile, fino a quando i dati epidemiologici non scenderanno", ha detto ancora. La sentenza del Tar Puglia ha sospeso l'ordinanza regionale 704 emanata il 28 ottobre, ma il presidente pugliese ha continuato a sostenere la dad nonostante numerose famiglie abbiamo fatto pressione per il ritorno alle lezioni in classe.

Emiliano ha quindi emesso una nuova ordinanza che prevede la riapertura delle scuole elementari e medie, mentre prevede la Dad per le superiori. Ma "al fine di consentire anche in Puglia la tutela della salute pubblica attraverso la didattica digitale integrata nel primo ciclo di istruzione, per ridurre il rischio di diffusione epidemica, le istituzioni scolastiche del medesimo primo ciclo di istruzione devono garantire il collegamento online in modalità sincrona per tutti gli alunni le cui famiglie richiedano espressamente per i propri figli di adottare la didattica digitale integrata, anche in forma mista, e anche per periodi di tempo limitati coincidenti con eventuali quarantene o isolamenti fiduciari, in luogo dell'attività in presenza".

Già ieri, in un post su Facebook, Emiliano aveva ricordato "a tutte le famiglie pugliesi che hanno deciso di optare per i loro figli per la didattica a distanza che nessuno può obbligarli ad accettare la didattica in presenza che in questo momento espone a forte rischio di contagio. Se la Dad non è immediatamente disponibile, potete pretenderla a tutela del diritto allo studio dei vostri figli e la scuola in breve tempo deve garantirvela". "È dunque legittima l’eventuale scelta di non mandare i vostri figli a scuola anche quando si eserciti su di voi un convincimento sostenendo che non è possibile assicurarvi la Dad. Non siate remissivi e fate valere le vostre ragioni con determinazione. Segnalatemi questi casi e io interverrò presso l’ufficio scolastico regionale o presso la Prefettura", ha aggiunto.

"Stanno pervenendo al Ministero dell’Istruzione numerose segnalazioni da parte della comunità scolastica pugliese e delle famiglie che manifestano confusione e disorientamento rispetto ad alcuni contenuti dell’ordinanza emanata dalla Regione e alle pronunce di diverso segno da parte del giudice amministrativo pugliese dei giorni scorsi", si leggeva in una nota del ministero dell'Istruzione.

"Nelle prossime ore, nell’ambito dell’esercizio dei consueti canoni di leale cooperazione tra Istituzioni, verrà formalizzata da parte del Ministero dell’Istruzione una richiesta di ritiro o revisione dell’ordinanza regionale che tenga conto di quanto previsto, con grande chiarezza, dal Dpcm dello scorso 3 novembre per le zone cosiddette ‘arancioni’, Puglia compresa, a tutela del diritto all’istruzione delle studentesse e degli studenti pugliesi, dell’autonomia scolastica, nonché dei principi che sono alla base del Sistema Nazionale di Istruzione", si spiega.

"L’obiettivo è scongiurare un insostenibile conflitto tra scuole e famiglie - si sottolinea - alimentato da indicazioni che incentivano scelte unilaterali da parte di queste ultime sull’attivazione della didattica a distanza. Una modalità che rischia di costituire un’interruzione di quel dialogo e di quella ricerca di soluzioni condivise su cui si basa da sempre la comunità scolastica stessa, oltre che di trasformare l’Istruzione in un servizio a domanda, quale non è e non può essere, specie nella fascia dell’obbligo. A dirlo è la Costituzione, che non prevede una indiscriminata e pericolosa regionalizzazione del sistema di Istruzione. C’è poi la necessità di preservare l’autonomia delle Istituzioni scolastiche da interventi di dubbia legittimità e congruità previsti dall’ordinanza".

"Verrà richiesta anche la condivisione di tutti i dati che hanno motivato la decisione regionale, insieme ad una relazione sugli interventi compiuti da parte delle autorità sanitarie e locali competenti per un’adeguata organizzazione complessiva del nuovo anno scolastico, secondo le indicazioni contenute nel cosiddetto “Piano scuola”, approvato a giugno anche dalle Regioni, Puglia compresa. Relazione che dovrà contenere, inoltre, una puntuale indicazione in merito alle iniziative poste in essere per garantire modalità efficienti di organizzazione del trasporto locale correlato alle esigenze di riapertura delle scuole, all’utilizzo delle risorse stanziate e all’attuale attività di programmazione in vista del futuro ritorno a scuola anche delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria di secondo grado", prosegue la nota del ministero.

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