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Contagi rallentano, obiettivo Rt sotto 1

15 novembre 2020 | 09.08
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(Foto Afp)
(Foto Afp)

La curva del contagio registra la prima 'frenata'. E' l'elemento che emerge - in una giornata in cui i nuovi casi di coronavirus sono stati 37.255 su 227.695 tampon eseguiti - nella conferenza tenuta da Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità, da Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanità, e da Gianni Rezza, il direttore del Dipartimento della Prevenzione del ministero della Salute.

"Abbiamo una tendenza alla diminuzione del Rt, la cui stima questa settimana è di 1,4" rispetto al precedente valore di 1,7. "Questo significa una tendenza alla diminuzione della trasmissione dell'infezione nel Paese. Questo è l'indicatore più precoce che abbiamo", ha detto Gianni Rezza, direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, in conferenza stampa al dicastero sull'analisi della situazione dell'epidemia di Covid-19 in Italia. "I ricoveri in terapia intensiva" per Covid-19 in Italia sono "aumentati notevolmente" nelle scorse settimane, ha però ricordato Rezza. Un dato che tuttavia, ha precisato, è riferito ai giorni fino all'8 novembre. Successivamente il quadro è migliorato e "ieri (venerdì, ndr) - ha poi sottolineato Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità - era il quarto giorno di fila in cui si osservava un calo nel numero di accessi nelle terapie intensive. Ieri (venerdì, ndr) eravamo addirittura a 60".

"C'è un effetto delle misure adottate con i vari Dpcm", ha quindi sottolineato Locatelli. Ma "l'obiettivo è portare l'Rt sotto 1 nel più breve tempo possibile", ha quindi affermato il presidente dell'Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro. "L'epidemia in Italia mostra un primo segnale precoce di impatto delle misure di mitigazione messe in atto dal 14 ottobre. Bisogna monitorizzare l'andamento e mantenere una grande consapevolezza del rischio attuale, alto in quasi tutte le regioni italiane. Dal punto di vista dell'Rt c'è stata una leggera flessione e la maggior parte delle regioni è collocata nello scenario 3, con il limite inferiore di Rt tra 1,25 e 1,5. Alcune regioni sono arrivate nello scenario 4 - ha sottolineato l'esperto - E' fondamentale ridurre la trasmissione e il numero di nuovi casi. Questo va fatto auspicabilmente nel modo più rapido possibile, un declino lento dell'Rt comporterebbe comunque un numero di casi molto elevato e quindi un numero di casi che metterebbe sotto stress i servizi sanitari".

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