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"Siamo zona arancione": Toscana, Lombardia e Piemonte cambiano colore

27 novembre 2020 | 17.01
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(Afp)
(Afp)

Dalla zona rossa a quella arancione o addirittura gialla. Un allentamento delle misure anti-Coronavirus, è stato annunciato da alcune Regioni, dopo il miglioramento di alcuni parametri, fissati per calcolare il rischio Covid, mentre altre sperano in una riconferma.

LOMBARDIA - "Grazie ai sacrifici dei lombardi, apprezzati i dati epidemiologici, ora siamo in zona arancione e potremo riaprire gli esercizi commerciali" twitta il governatore lombardo Attilio Fontana.

TOSCANA - La Toscana tornerà ad essere zona arancione forse dal 4 dicembre. L'annuncio arriva in un video messaggio Facebook del presidente della Regione, Eugenio Giani, dopo aver sentito il ministro della Sanità, Roberto Speranza. Il passaggio di colore per la regione potrebbe quindi avvenire per la metà della prossima settimana.

PIEMONTE - "Il passaggio" del Piemonte "in zona arancione è un passo che ripaga gli sforzi fatti ma proprio perché gli sforzi non vengano vanificati abbiamo previsto misure regionali che adotterò con un'ordinanza insieme a quella del ministro Speranza". Così il presidente del Piemonte, Alberto Cirio a Sky Tg24."Per esempio - ha spiegato - per i centri commerciali prevediamo misure molto rigorose per evitare l'assembramento così come per le altre attività che è giusto che riaprano ma sempre in un regime di sicurezza".

VENETO - "Spero in una conferma della zona gialla. Oggi arriva il verdetto, ma siamo fiduciosi di restarci". Lo ha sottolineato il presidente del Veneto Luca Zaia, oggi nel corso di una conferenza stampa, in cui ha spiegato che "siamo arrivati nella parte alta della curva dell'epidemia, secondo i dati e le previsioni, e, se è vero che non cala la percentuale dei positivi si è però raggiunta la parte superiore della curva: potremmo aver raggiunto l'apice dell'infezione. Inoltre, ci sono minori accessi ai pronto soccorso, rispetto al passato. Quindi, nei prossimi giorni dovremmo assistere ad un calo, prima dei contagi, poi dei ricoveri e infine dei decessi".

CAMPANIA - "La mia opinione è che zone e sottozone siano una grande buffonata" ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso di una diretta Facebook. "Abbiamo verificato - ha aggiunto De Luca - con quanta difficoltà dal Ministero della Salute comunicano i dati oggettivi per la classificazione: per una parte ci sono ragioni obiettive per le classificazioni, per altra parte alcune ragioni rinviano semplicemente a ragioni di politica politicante, la sanità non c'entra niente".Secondo De Luca "il livello dei controlli, tranne forse nella prima giornata, è praticamente uguale a zero. Parlare di zona rossa in queste condizioni veramente fa innervosire, fa indignare. Io ormai mi sono convinto, e lo dico tranquillamente ai miei concittadini, che siamo nelle mani del padreterno e, per quanto ci riguarda, della Regione Campania. Tutto il resto è una valanga di chiacchiere, fumo, ipocrisia e finzioni. Questa non è una zona rossa, non ho che cosa sia ma evitiamo perlomeno di prenderci in giro".

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