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Nuovo Dpcm Natale: spostamenti e congiunti, le misure

30 novembre 2020 | 11.01
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Nuovo Dpcm Natale: spostamenti e congiunti, le misure

Spostamenti vietati tra le regioni, anche in fascia gialla. Rientri a casa dai congiunti. Negozi aperti fino alle 21. Ristoranti chiusi il 25 e il 26 dicembre. Coprifuoco a Capodanno. Il nuovo dpcm, che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si appresta a firmare e che entrerà in vigore dal 4 dicembre, prende forma ora dopo ora. Oggi le misure saranno al centro della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, convocata dal vice presidente Giovanni Toti in seduta straordinaria alle 17 solo in videoconferenza. Ci sarà un unico punto all'ordine del giorno che prevede l'esame delle proposte per i diversi provvedimenti di carattere sanitario, sociale, economico e organizzativo da adottare con il nuovo dpcm. Le tappe sono definite: domani riunione Stato-regioni con il ministro della Salute, Roberto Speranza, poi confronto in Parlamento e quindi palla a Conte, che tirerà le somme.

Sulla discussione e sulle caratteristiche dei provvedimenti potrebbero influire le scene viste nel weekend in tutte le principali città. Folla per lo shopping, assembramenti, clima che fa pensare ad un pericoloso 'liberi tutti'. "E' inevitabile che quando si riaprono attività commerciali ci sia la voglia di tornare in giro, è naturale la reazione ma quello che non può essere naturale è non rispettare le regole", dice il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, a Rainews.

Il pensiero va alle prossime festività. "Se decidiamo che c'è un limite orario per gli spostamenti, che si torna a casa indipendentemente da quello c'è da fare: c'è da festeggiare il Capodanno? Si festeggia a casa", spiega. Alla domanda se è vero che il ministro avrebbe detto 'devono passare sul mio cadavere' se salta il coprifuoco alle 22, Boccia replica: "Si dicono tante cose nelle riunioni e comunque sì la penso così, come Speranza e tutto il governo. Prudenza e attenzione è la nostra linea, una linea che mette la salute davanti a tutto". Lo stop non dovrebbe riguardare chi ha la residenza in un'altra regione o chi dovrebbe fare rientro nel proprio domicilio. Nella zona arancione, secondo le regole già in vigore, non è consentito lasciare il proprio comune. Più libertà di movimenti per chi vuole raggiungere la propria seconda casa all'interno della zona gialla prima del blocco.

Lo stop agli spostamenti tra le regioni scatterà qualche giorno prima di Natale. Sono possibili deroghe, magari per consentire di tornare dai congiunti? "Per evitare la terza ondata dobbiamo continuare nel mese di dicembre con il rigore e il distanziamento sociale che devono prevalere su qualsiasi esigenza. Molti di noi hanno parenti in un'altra regione, ma ognuno di noi vuole che i propri cari stiamo bene e che gli operatori sanitari possano lavorare nel miglior modo possibile", spiega ancora Boccia, aggiungendo: "A dicembre con queste misure si può consentire di rimettere in sicurezza l'intero sistema incrociando la campagna vaccinale in primavera, ma per farlo non possiamo consentire rallentamenti. Io sono per regole chiare e non interpretabili".

Sono chiare, del resto, le indicazioni che arrivano dagli esperti. Ultimo, in ordine di tempo, il professor Franco Locatelli. "Questo sarà un Natale significativamente diverso da tutti gli altri, il primo e speriamo l'ultimo. Dovremo dimenticarci il cenone con 20-30 familiari, le feste in piazza e i concerti. E' qualcosa che quest'anno non è compatibile con i numeri dell'epidemia: ci sono anche oggi 20mila positivi e 540 persone che hanno perso la vita", afferma a Che tempo che fa.

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