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Vaccino Covid, Viminale: "Pericolo infiltrazione clan su diffusione"

06 gennaio 2021 | 09.58
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(Foto Afp)
(Foto Afp)

I clan della criminalità organizzata potrebbero sfruttare l'occasione della diffusione del vaccino anti-coronavirus per incrementare il loro giro di affari illegali. L'allarme sul pericolo infiltrazioni è contenuto del report dell'Organismo permanente di monitoraggio e analisi sul rischio di infiltrazione nell'economia da parte della criminalità organizzata di tipo mafioso, voluto dal Viminale. "La prossima diffusione dei vaccini potrebbe costituire l'area di interesse dei gruppi criminali in funzione della elevata domanda e della fisiologica bassa offerta iniziale", si segnala.

"Le mafie, com'era prevedibile, vogliono mettere le mani sui soldi del Recovery Fund, in quanto le mafie sono finalizzate ad acquisire potere, e il denaro, in una civiltà capitalista, è potere", osserva Nicola Morra, presidente della commissione parlamentare Antimafia, citando il report. "Nell'attuale fase pandemica, la criminalità sembra aver orientato i propri interessi sull'indebita percezione delle rilevanti e diversificate misure economiche di sostegno disposte dal governo e prevedibilmente sulle future risorse che saranno garantite nell'ambito del Recovery Fund", rilancia Morra..

Gli ambiti in relazione ai quali finora è stato rilevato un maggiore aumento di segnalazioni sono quelli dell'abusivismo finanziario (+275,61%), delle polizze di pegno (+95,83%), dell'abuso nei finanziamenti pubblici (+87%), delle vittime di usura (+20%) e dell'usura (+19,34%), delle operazioni con utilizzo di contante (+16,19%), delle imprese in crisi/rischi di infiltrazione criminale (+14,29%) e delle imprese in crisi (+11,02%)".

Per Morra, "è nostro dovere impedire che le risorse necessarie al sostegno di persone, famiglie ed imprese ed al rilancio della nostra società ed economia finiscano nelle mani sbagliate. C’è attenzione da parte delle Istituzioni e della magistratura al riguardo e questo fa ben sperare", assicura il presidente della commissione Antimafia.

Tuttavia, "la sfida sarà vinta solo se, oltre a spendere velocemente le risorse in arrivo, sapremo attivare controlli specifici non solo a livello nazionale, ma anche europeo e mondiale. Come la pandemia ha favorito un’accelerazione nella ricerca scientifica, mi auguro che ne favorisca una analoga anche nella cooperazione europea sul contrasto alle mafie. Altrimenti - avverte Morra - il potere sarà sempre più criminale e sempre meno democratico".

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