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Malattie rare, al via progetto Novartis-Gemelli 'emocromo a domicilio'

15 gennaio 2021 | 14.49
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(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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Al via 'Emocromo a domicilio', un programma di supporto al paziente promosso da Novartis, pensato per le persone che vivono con trombocitopenia immune, una rara forma di malattia autoimmune della coagulazione. Si potranno ridurre gli spostamenti dei malati verso gli ospedali, e gli specialisti che avranno la possibilità di monitorare da remoto l'evoluzione dello stato clinico. A casa del paziente l'infermiere si occuperà di effettuare il prelievo e di consegnare il campione direttamente al laboratorio di analisi.

Sulla piattaforma emocromoadomicilio.it sarà possibile quindi per lo specialista consultare il referto, essendo sempre informato attraverso una notifica che segnala l'avvenuto caricamento dei risultati, e inviando direttamente al paziente un riscontro. Il primo centro da cui partirà il progetto sarà a Roma, al Policlinico universitario A. Gemelli Irccs, a cui si aggiungeranno nei prossimi mesi altri istituti su tutto il territorio nazionale. Spesso i pazienti che vivono con trombocitopenia immune durante il trattamento devono sottoporsi a monitoraggi costanti. Da qui il progetto che ha l'obiettivo di fornire ai pazienti uno strumento che consenta di agevolarli nella vita di tutti i giorni.

"Oggi più che mai, a causa della diffusione del Sars-CoV-2 - si legge in una nota - è importante trovare delle modalità alternative che permettano ai pazienti e agli specialisti di poter gestire il monitoraggio delle condizioni di salute, laddove possibile, anche a distanza: il progetto 'Emocromo a domicilio' va proprio nella direzione di un progressivo alleggerimento dal punto di vista logistico del carico della malattia sui pazienti. Nello specifico, i pazienti potranno effettuare il prelievo per 12 mesi direttamente nella propria abitazione, potendo migliorare in questo modo l'efficacia e la costanza del monitoraggio e riducendo l'impatto delle analisi sulla propria quotidianità".

"Siamo lieti che la nostra struttura - spiega Valerio De Stefano, direttore dell'Unità operativa complessa Servizio e Day Hospital di Ematologia della Fondazione Policlinico Gemelli Irccs - abbia deciso di aderire a questo progetto che va nella direzione di un alleggerimento progressivo del carico della malattia sui pazienti, almeno dal punto di vista logistico, nell'ottica di consentire laddove possibile una gestione da remoto soprattutto in un periodo di distanziamento sociale".

"Si tratta - evidenzia - di un progetto che mette nelle condizioni i pazienti di non doversi recare direttamente in ospedale per effettuare le analisi, ma è importante sottolineare come attività di questo tipo debbano essere sempre integrate con periodiche visite in presenza, sia pure diradate, fondamentali per una corretta e puntuale gestione del paziente non completamente sostituibile da un monitoraggio da remoto".

"Oggi più che mai - afferma Luigi Boano, general manager Novartis Oncology Italia - trovare nuove modalità per essere concretamente al fianco dei pazienti, non soltanto dal punto di vista terapeutico, ma anche attraverso programmi mirati di supporto, rappresenta per noi una importante missione. 'Emocromo a domicilio' è in questo senso un esempio significativamente tangibile di come il nuovo modo di interpretare la medicina debba essere sempre più trasversale e allo stesso tempo focalizzato sulle nuove necessità dei pazienti. Come Novartis siamo da anni impegnati in questo ambito e continueremo a lavorare proprio in questa direzione".

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