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"Terza ondata? Molto dipende da noi"

18 gennaio 2021 | 09.52
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Così Armando Genazzani, rappresentante italiano al Chmp dell'Agenzia europea del farmaco: "Non tanto solo dal vaccino, ma molto dall'uso di mascherine, distanziamento, comportamenti"

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"Più vacciniamo e più siamo veloci e meno possibilità avremo di far circolare le varianti" di Sars-CoV-2 "e dare terreno fertile al virus. Questo è indubbio". Lo ha affermato a Sky Tg24 Armando Genazzani, rappresentante italiano al Chmp (Committee for medical products for humans use) dell'Agenzia europea del farmaco Ema. In merito a una terza ondata di Covid-19, "credo che sfortunatamente non saremo in grado di vaccinare un numero sufficiente di persone per avere una vaccinazione di massa, o per avere un'immunità di gregge in questo periodo - ha sottolineato l'esperto - Dipenderà molto dalla nostra capacità di indossare mascherine, mantenere il distanziamento, dai nostri comportamenti, non tanto solo dal vaccino".

"Credo - ha aggiunto - che in questa prima fase quello che riusciremo a fare è ridurre la quantità di casi gravi, poiché vacciniamo le persone più a rischio sia da un punto di vista di esposizione sia da un punto di vista di maturare la malattia in maniera grave. Strada facendo ridurremmo progressivamente le morti, gli accessi in rianimazione e quindi nei prossimi 2 mesi questo dovremmo cercare di fare".

Quanto alla seconda dose del vaccino anti-Covid "se stiamo parlando di un ritardo qualche giorno, una o due settimane, non c'è problema. Converrebbe comunque mantenere fisso l'intervallo, anche per un motivo organizzativo, ma se dovesse succedere che qualcuno deve ritardare, non avrà nessun problema lo sappiamo dai dati".

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