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India: Bjp accusa Sonia Gandhi, ha il fascismo nel sangue

18 aprile 2014 | 11.18
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Il portavoce del partito nazionalista hindu Bharatiya Janata Party (Bjp) ha accusato la leader del partito del Congresso, Sonia Gandhi e suo figlio Rahul di "avere il fascismo nel sangue". Il padre di Sonia "Stefano Maino ha combattuto contro i sovietici assieme alla Wermacht tedesca di Hitler nella seconda guerra mondiale e si è dichiarato un leale sostenitore di Benito Mussolini e del partito fascista italiano", ha dichiarato Meenakshi Lekhi, portavoce del Bjp, a quanto riporta il daily Mail. Secondo Lekhi, Maino era un importante ufficiale dell'esercito fascista ed era "in stretti rapporti con i leader fascisti".

L'attacco di Lekhi contro l'esponente politica di origine italiana, nel pieno della lunga maratona indiana elettorale che si concluderà il 12 maggio, giunge dopo che il portavoce del partito del Congresso ha paragonato il leader del Bjp, Narendra Modi, al dittatore nazista Adolf Hitler e a quello ugandese, Idi Amin. "Tutti questi dittatori sono stati eletti democraticamente, ma la loro elezione non gli esonera dalle accuse di genocidio e violazione dei diritti umani", ha detto Abhishek Manu Singhvi. Il riferimento è al massacro di un migliaio di musulmani nel 2002 in Gujarat, stato di cui Modi è primo ministro.

Iniziate il 7 aprile, le elezioni indiane potrebbero portare al governo il Bjp. I sondaggi vedono infatti ampiamente favorito Modi rispetto a Rahul Gandhi, candidato del partito del Congresso che ha praticamente sempre governato il paese dalla sua indipendenza nel 1947.

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