L'esecuzione di Clayton Lockett non ha rispettato gli standard di umanità necessari nell'applicazione delle sentenze capitali. E' questo il commento del portavoce della Casa Bianca, Jay Carney, alla morte del condannato, ucciso la notte scorsa da un infarto dopo 43 minuti di atroci sofferenze a seguito di un'iniezione letale che si è rivelata inefficace.
Rispondendo alle domande sull'esecuzione, Carney ha ricordato come il presidente Obama sia convinto che la pena di morte non sia un deterrente contro il crimine, come ritengono i suoi sostenitori, ma anche che alcuni crimini siano così efferati da meritare la sentenza capitale. Il presidente, ha poi aggiunto, ritiene che le esecuzioni debbano avvenire in modo umano e - ha concluso - "credo che ognuno riconosce che in questo caso non sono stati rispettati questi standard".
Il commento della Casa Bianca sull'esecuzione shock dell'Oklahoma conferma come l'orribile spettacolo della morte di Lockett è destinato ad rilanciare un dibattito nazionale sulla pena di morte in America, dove spesso questo viene considerato una sorta di argomento tabù. Questa esecuzione, scrive nell'apertura del suo sito il Washington Post, "provoca allarme sulla pena di morte ed è destinata ad avviare un dibattito su come possa essere applicata in modo umano".
