Anche l'Intelligence italiana scende in campo per la liberazione delle studentesse rapite in Nigeria. A quanto apprende l'Adnkronos da fonti qualificate della cooperazione internazionale, il nostro dispositivo intelligence in Nigeria ha avuto oggi contatti giudicati "positivi e operativi" con il direttore del State Security Service (SSS, i servizi segreti nigeriani).
La notizia si è diffusa in un lampo anche in ambienti di Ong internazionali che da giorni seguono la vicenda. I servizi segreti italiani, spiegano le stesse fonti, hanno messo a disposizione uomini, tecnici e mezzi all'avanguardia in soccorso delle donne rapite.
A rivendicare il sequestro delle 230 ragazze, avvenuto il 14 aprile scorso in un liceo nel Nord-Est del paese, sono stati i militanti islamici di Boko Haram. In un video, il leader del gruppo islamista Abubakar Shekau, ha affermato di aver rapito le giovani per venderle al mercato in nome di Allah.