Due orologi di Oscar Pistorius, l'atleta paralimpico sotto processo per avere ucciso un anno fa la sua fidanzata, sparandole attraverso la porta del bagno di casa sua a Pretoria, sono scomparsi dalla scena del crimine. Lo ha rivelato oggi un ex agente della polizia sudafricana, affermando di essere andato su tutte le furie una volta scoperto quanto accaduto. Durante la testimonianza di oggi, il colonnello Schoombie Van Rensburg ha raccontato di avere ordinato di perquisire i suoi agenti, ma i "costosi" orologi non sono stati ritrovati. Van Rensburg ha poi dichiarato che un esperto di balistica avrebbe preso in mano la pistola del velocista 27enne senza indossare i guanti.
Il colonnello, inizialmente incaricato della scena del crimine, appena visti gli orologi avrebbe immediatamente chiesto di fotografarli perché "sembravano costosi". Una volta tornato nella camera da letto principale, ha proseguito, dove una squadra di esperti forensi stava raccogliendo le prove, si è accorto che mancava un orologio, il cui valore sarebbe stato di oltre 7mila euro. A van Rensburg avrebbero poi detto che l'oggetto sarebbe stato rimosso da Aimee, la sorella di Pistorius, che era entrata in camera.
Una volta lasciata la camera da letto, il testimone si sarebbe accorto che un altro orologio era scomparso. Così decise di fare controllare i funzionari di polizia e le loro auto. Successivamente, tutti coloro che sono entrati ed usciti dalla scena sono stati controllati e segnati in un registro, presentato alla corte. "Dissi 'non ci posso credere. Eravamo lì. Come possono essere spariti?'", ha ricordato l'ex agente, che avrebbe poi consigliato all'atleta di presentare un reclamo e di avere aperto un caso sul furto. (segue)
