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Marine Le Pen: "Bene referendum svizzero, ma ora la Ue li ricatterà"

10 febbraio 2014 | 10.20
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Marine Le Pen:

"Concordo nella forma e nella sostanza". Marine Le Pen, leader del Front National, saluta così il voto che si è celebrato ieri in Svizzera e con il quale è stata decisa la reintroduzione di quote all'immigrazione. "Nella sostanza", afferma, parlando con l'Adnkronos "perché credo che tutti i popoli abbiano il diritto di gestire le proprie politiche migratorie e inoltre questo voto verteva anche sulla priorita' nazionale, uno degli assi portanti del programma del FN".

"Sono d'accordo sulla forma - continua poi - perché ritengo che su questioni così importanti come la politica migratoria i popoli abbiano il diritto di esprimere la propria opinione mentre i loro governanti impongono loro una immigrazione di massa contro la loro volontà da anni".

Sulla reazione dell'Unione Europea al voto, Marine Le Pen è chiara: "Credo che minaccerà, farà dei ricatti, che è la ultima arma di questa megastruttura antidemocratica", ha affermato. Quanto alle conseguenze economiche per la Svizzera, per le Pen il paese non farà che tornare "alla situazione precedente il 2002. Ma la Svizzera non ha iniziato a commerciare nel 2002".

Infine, per quanto riguarda i lavoratori europei e le conseguenze per loro di questo voto secondo Marine Le Pen "il fatto che Italia, Francia e Portogallo siano grandi fornitori di lavoratori in Svizzera è legato alla situazione della crisi economica di quei paesi, perché se ci fosse lavoro in Francia, Portogallo e Italia correttamente pagato i nostri compatrioti non partirebbero per la Svizzera. Mi sembra del tutto legittimo che la Svizzera tuteli i propri lavoratori. E' il ruolo di ogni governo degno di questo nome e sta ai paesi europei risolvere le proprie crisi economiche voltando le spalle ai diktat dell'Ue".

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