La National Security Agency statunitense ha "esercitato pressioni o incentivato" i Paesi della Ue a cambiare le loro leggi per permettere i programmi di sorveglianza di massa. E' quanto afferma Edward Snowden, la 'talpa' che ha fatto esplodere il caso dello spionaggio da parte dell'Nsa rispondendo ad alcune domande del Parlamento europeo.
Gli avvocati della Nsa e del Gchq del Regno Unito "hanno lavorato molto duramente per cercare scappatoie nelle leggi e nelle costituzioni da usare per giustificare operazioni di sorveglianza indiscriminati e a vasto raggio che sono state nel migliore dei casi inconsapevolmente autorizzate dai legislatori", spiega Snowden, che sottolinea che si è trattato di una "strategia intenzionale per evitare l'opposizione pubblica e l'insistenza dei legislatori per il rispetto dei vincoli di legge".