Elicotteri militari hanno disturbato i raduni che si sono svolti in Crimea per ricordare i 70 anni della deportazione sovietica dei tatari. I due raduni, riporta la Bbc, si sono svolti a Bakchisaray e alla periferia di Sinferopoli, la capitale della repubblica che nelle scorse settimane si è proclamata unilateralmente parte integrante della Federazione russa. Circa 10mila tatari si sono radunati nelle due occasioni, in ricordo delle 200mila persone deportate da Stalin. Gli elicotteri hanno volato a bassa quota sulla folla, controllata dalla polizia anti sommossa russa, per impedire ai leader tatari di rivolgersi ai presenti.
Le autorità avevano messo al bando venerdì qualsiasi forma di assembramento in ricordo della deportazione dei tatari in Uzbekistan. Una decisione che il leader tataro Refat Chubarov aveva condannato come un "gesto inumano" e che le folle radunatesi oggi hanno apertamente violato, sfidando le autorità.
Ai sopravvissuti alla deportazione di 70 anni fa e ai loro eredi fu consentito il ritorno in Crimea solamente alla fine degli anni '80. I tatari costituiscono oggi circa il 12% della popolazione della Crimea. La maggioranza si è opposta al referendum con il quale a marzo è stata decisa unilateralmente la seprazione dall'Ucraina e l'annessione alla Russia.
