David Cameron non si arrende, anche se la nomina di Jean-Claude Juncker a presidente della Commissione europea sembra cosa fatta. Fonti di Downing Street citate dalla stampa di Londra rivelano che il premier britannico avrebbe intenzione di costringere i leader dei 28 al vertice della settimana prossima a votare la nomina di Juncker (solitamente in casi del genere si procede per consenso), per costringerli in sostanza a dire apertamente perchè sostengono l'ex primo ministro lussemburghese. Cui Cameron si è opposto sin dall'inizio, minacciando che il suo arrivo alla guida dell'esecutivo di Bruxelles potrebbe accelerare l'uscita di Londra dall'Unione, in quanto lo considera l'antitesi del cambiamento necessario all'Europa.
Tutti concetti che il premier britannico ribadirà lunedì al presidente del Consiglio Herman Van Rompuy - in visita a Londra - che vuole invece che la cena dei leader giovedì prossimo a Ypres (dove si terrà la prima parte del vertice, per commemorare i morti della prima guerra mondiale) sia concentrata sulle sfide future dell'Ue e non sulle personalità. Ma Cameron, scrive il "Guardian", gli dirà che ritiene assurdo parlare della nuova Europa senza citare Juncker e dover aspettare la giornata di venerdì a Bruxelles per discutere delle nomine. (segue)