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Fuoco su Gaza: strage di bimbi. Kerry fuorionda: 'Maledetta operazione di precisione'

20 luglio 2014 | 10.03
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Nel tredicesimo giorno di guerra, potenziate le operazioni contro Hamas. Sotto attacco il quartiere di Shejaeya, nella parte orientale di Gaza City: almeno 60 morti, tra cui 17 bambini. Uccisi 13 soldati israeliani. Il segretario di Stato Usa arriverà lunedì nella regione. La disperazione del parroco: "E' tremendo, non si vede via d'uscita"

 UPI/Ashraf Mohamad - Infophoto - INFOPHOTO
UPI/Ashraf Mohamad - Infophoto - INFOPHOTO

Bombardamenti e combattimenti a terra. Nel tredicesimo giorno di guerra, Israele ha intensificato le operazioni contro Hamas.

VITTIME - Non solo la scia di sangue non si ferma ma quella di oggi a Shejaeya è stata una strage. Almeno 60 palestinesi uccisi, di cui 17 bambini, 14 donne e quattro anziani, è il bilancio degli attacchi aerei e di artiglieria israeliani condotti dalle prime ore di domenica contro il quartiere di Shejaeya, zona ad alta densità din popolazione nella parte orientale di Gaza City. Mentre dall'inizio dell'operazione israeliana è salito a 410 il numero dei palestinesi morti mentre oltre 3mila sono le persone rimaste ferite. Ma "dal momento che le squadre di soccorso e le ambulanze stanno ancora portanto i corpi in ospedale - ha detto il portavoce del ministero della Sanità della Striscia, Ashraf al-Qedra - non abbiamo ancora una cifra definitiva delle vittime".

Morti anche tra le fila israeliane. Tredici soldati della Brigata Golani sono rimasti uccisi nell'operazione contro la Striscia di Gaza, hanno riferito fonti militari ricordando che nei giorni scorsi erano già morti altri cinque soldati.

TREGUA - Si annuncia da subito fragile la tregua umanitaria di due ore concordata da Israele e Hamas per permettere l'evacuazione dei feriti e dei corpi dalle strade di Gaza. Non appena entrata in vigore, la tregua viene violata da alcuni militanti palestinesi che aprono il fuoco contro i soldati dello Stato ebraico, scatenando la reazione.

TRE GIORNI DI LUTTO - Davanti alla strage a Shejaeya, il presidente palestinese Mamhoud Abbas ha proclamato tre giorni di lutto. L'agenzia di stampa Wafa ha poi riferito che nelle rappresentanze palestinesi nel mondo saranno esposte bandiere a mezz'asta in segno di rispetto per le vittime. Abbas ha poi rinnovato la condanna del bombardamento israeliano, definendolo "una brutale aggressione".

KERRY - Hamas rifiuta "ostinatamente" un cessate il fuoco con Israele, ha dichiarato il segretario di stato americano John Kerry che lunedì arriverà in Medio Oriente per una serie di colloqui tesi a mediare un cessate il fuoco. "E' stato loro proposto un cessate il fuoco e l'hanno respinto", ha dichiarato Kerry intervenendo alla televisione americana. "Malgrado il fatto che l'Egitto ed altri paesi abbiano chiesto la tregua, si sono ostinati ad attirarsi l'accanimento" di Israele "che mira a depotenziare la loro capacità di lanciare missili contro Israele". Kerry ha ribadito che gli Stati Uniti sostengono il diritto di Israele a difendersi contro i razzi e gli attacchi attraverso i tunnel e ha sottolineato che "un cessate il fuoco è necessario".

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