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Iraq, decapitato reporter Usa. Obama: "Il mondo è sconvolto, non c'è posto per Isil nel XXI secolo"

20 agosto 2014 | 08.21
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Il boia potrebbe essere inglese. I jihadisti hanno diffuso un video nel quale mostrano l'esecuzione: "E' la vendetta contro i raid di Obama". Il giornalista, James Foley, era stato sequestrato in Siria alla fine del 2012. La famiglia: "Orgogliosi di nostro figlio, ora i rapitori risparmino gli altri ostaggi, sono innocenti"

Iraq, decapitato reporter Usa. Obama:

Il reporter statunitense James Foley, rapito in Siria alla fine del 2012, è stato decapitato dai jihadisti dell'Isil, in Iraq. In un video dal titolo "Messaggio all'America" i militanti sunniti hanno mostrato il giornalista vestito con una tuta arancione, la stessa usata per i prigionieri di Guantanamo, e hanno annunciato l'esecuzione come "vendetta per i raid" degli Stati Uniti contro lo Stato islamico nel Paese. Le immagini mostrano il momento della decapitazione e successivamente il corpo di Foley con la testa poggiata sul petto.

Il militante che ha decapitato il giornalista potrebbe essere londinese. E' quanto sostiene un'esperta di linguistica britannica, Claire Hardaker, che, dopo aver ascoltato più volte l'audio, è arrivata alla conclusione che il jihadista parla senza dubbio con accento britannico. "Penso - ha detto alla radio Lbc - che abbia un accento del sud dell'Inghilterra, probabilmente di Londra".

"Il mondo è sconvolto per la brutale uccisione di James Foley", ha detto il presidente degli Stati Uniti Barack Obama. "Continueremo a fare il possibile per proteggere il nostro popolo", ha aggiunto. L'Isil "non ha ideologie né valori degli esseri umani, non ha posto nel 21esimo secolo".

Se il video è "autentico - ha affermato Caitlin Hayden, portavoce del Consiglio nazionale per la Sicurezza Usa - siamo sconvolti dal brutale assassinio di un giornalista americano innocente ed esprimiamo le nostre più sentite condoglianze alla sua famiglia e agli amici". Funzionari Usa hanno riferito di avere visto il filmato e che stanno cercando di stabilirne l'autenticità.

La famiglia: "Siamo orgogliosi di James" - "Non siamo mai stati più orgogliosi di nostro figlio. Ha dato la sua vita cercando di mostrare al mondo la sofferenza del popolo siriano". E' il messaggio di Diane Foley, la madre del giornalista Usa James Foley.

"Imploriamo i rapitori - aggiunge la donna in un messaggio pubblicato su Facebook da 'Free James Foley' - di risparmiare le vite degli ostaggi rimanenti. Come Jim, sono innocenti. Non hanno alcun controllo sulla politica del governo americano in Iraq, Siria o in qualsiasi altra parte del mondo. Ringraziamo Jim per tutta la gioia che ci ha dato. Era un figlio, un fratello, un giornalista ed una persona straordinaria". La Foley ha poi chiesto di rispettare"la nostra privacy nei prossimi giorni".

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