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Ucraina, Putin: "Avviare i colloqui per uno Stato nell'est". Ue: "Entro una settimana nuove misure contro Mosca"

31 agosto 2014 | 10.59
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Scambio di prigionieri tra Mosca e Kiev. In attesa alla frontiera il secondo convoglio di aiuti russi. Merkel: "Tutti i Paesi europei sono d'accordo che non ci può essere una soluzione militare alla crisi. Il conflitto deve essere risolto per via politica"

(Xinhua)
(Xinhua)

Il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto l'avvio di colloqui per discutere di "un'entità statale" per l'Ucraina orientale. "Dobbiamo avviare immediatamente discussioni sostanziali su questioni riguardanti l'organizzazione politica della società e la creazione di uno Stato per il sudest dell'Ucraina al fine di proteggere gli interessi legittimi delle persone che ci vivono", ha affermato il presidente russo, per il quale la soluzione della crisi "dipende soprattutto dalla volontà politica delle attuali autorità ucraine".

Scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina - I dieci soldati russi catturati dall'esercito di Kiev in territorio ucraino sono stati consegnati all'unità cui appartengono. L'annuncio è arrivato dal generale di divisione russo Alexei Ragosin. "I negoziati non sono stati facili", ha commentato il militare citato dall'Itar-Tass, aggiungendo che Mosca ha consegnato a sua volta a Kiev oltre 60 soldati ucraini sconfinati in territorio russo durante scontri nella zona del Donbass.

Intanto è fermo in Russia nei pressi di Rostov, vicino alla frontiera e in attesa di poterla attraversare, il secondo convoglio di aiuti umanitari inviato da Mosca e destinato ai civili nelle zone del conflitto nella parte orientale dell'Ucraina. A darne notizia è stata la televisione statale russa. Non sono state divulgate informazioni su quando sia previsto il passaggio del convoglio né sul percorso che seguirà. L'arrivo degli aiuti era stato concordato dai presidenti ucraino e russo, Petro Poroshenko e Vladimir Putin, nel corso del loro incontro a Minsk.

Ue: entro una settimana nuove misure contro la Russia - Il Consiglio Ue ha chiesto alla Commissione europea di proporre entro una settimana nuove sanzioni contro la Russia per l'escalation della crisi ucraina. Herman Van Rompuy, al termine del vertice dei leader europei, ha spiegato che ''la situazione in Ucraina è peggiorata. Preoccupano molto gli intensi combattimenti e la presenza dell'esercito e di armamenti russi sul suolo ucraino''. Per questo la Ue ha chiesto all'esecutivo di Bruxelles di ''preparare urgentemente nuove misure in una settimana''. All'inizio della prossima settima, ha continuato Van Rompuy, inizieranno anche le consultazioni con gli Stati membri per arrivare all'approvazione delle nuove misure, ''in modo da essere pronti nel giro di una settimana''.

Il cancelliere tedesco, Angela Merkel, ha spiegato che la Ue potrebbe decidere nuove misure negli ambiti già colpiti dalle sanzioni precedenti. In ogni caso, ha concluso, tutti i Paesi europei ''sono d'accordo che non ci può essere una soluzione militare alla crisi. Il conflitto deve essere risolto per via politica''.

Usa: bene decisione Ue - Gli Stati Uniti hanno accolto positivamente la decisione Ue di predisporre nuove sanzioni contro la Russia. Lo ha riferito la portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale di Washington, Caitlin Hayden, sottolineando come venga apprezzato "il forte sostegno alla sovranità e integrità territoriale dell'Ucraina".

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