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Giornalista decapitato, la famiglia sfida l'Is: "Avete violato l'Islam"

04 settembre 2014 | 09.09
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A poche ore dalle dichiarazioni di Barack Obama, il portavoce della famiglia di Steven Sotloff si rivolge in arabo al leader dei jihadisti dello Stato islamico Abu Bakr al-Baghdadi: "Non gli permetteremo di tenerci in ostaggio con l’arma della paura". Chi era Sotloff. Nelle mani dei jihadisti l'ostaggio britannico David Haines. Obama ritoccato nei video dell'Is per peggiorarne l'aspetto

Giornalista decapitato, la famiglia sfida l'Is:

Dopo essersi, inutilmente, appellati alla clemenza di Abu Bakr al-Baghdadi, la famiglia di Steven Sotloff, il secondo giornalista americano decapitato dallo Stato Islamico, rompe il silenzio e il suo portavoce, Barak Barfi, si rivolge direttamente al leader degli jihadisti accusandolo di aver violato i principi dell'Islam.

"Ho un messaggio per Abu Bakr al-Baghdadi - ha detto il portavoce leggendo una dichiarazione in arabo e citando il Corano - Hai detto che il mese del Ramadan è il mese della misericordia, ma dove è la tua clemenza?”. "Sono pronto a discutere con te con prediche gentili. Non ho spade in mano e sono pronto ad ascoltare la tua risposta”, ha aggiunto.

Quindi, parlando con i giornalisti presenti davanti all'abitazione dei Sotloff a Miami, ha spiegato: "Oggi noi siamo in lutto, ma emergeremo da questa tragedia. Non permetteremo ai nostri nemici di tenerci in ostaggio con le sole armi che posseggono, la paura. Non dimenticheremo".

Il comunicato, che descrive il reporter come uno che non era un fanatico della guerra ma che "voleva solo dare una voce a coloro che non l’avevano", arriva poche ore dopo le dichiarazioni di Barack Obama. "Non ci faremo intimidire", ha detto il presidente americano da Tallinn.

Una presa di posizione ribadita in un intervento congiunto con David Cameron in un intervento sul quotidiano inglese 'The Times'. Washington e Londra "non esiteranno nella loro determinazione a far fronte all'Is. Paesi quali la Gran Bretagna e l'America non si lasceranno spaventare da killer barbari", hanno detto i due leader in vista del vertice Nato nel Galles.

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