Il presidente americano Barack Obama ha rinviato i provvedimenti sull'immigrazione a dopo le elezioni del 4 novembre, malgrado avesse promesso di agire entro la fine dell'estate. Lo riferiscono fonti della Casa Bianca citate dai media americani.
Il capo della Casa Bianca si è convinto che un suo provvedimento esecutivo avrebbe infiammato la campagna elettorale per le elezioni di midterm, quando si rinnoveranno tutti i seggi della Camera e un terzo di quelli del Senato. Lo scontro sull'immigrazione potrebbe infatti mettere in difficoltà alcuni candidati, specie al Senato dove i democratici hanno una maggioranza ristretta di 53 seggi su 100.
Così facendo, Obama scontenta però gli attivisti ispanici che speravano nella promessa fatta il 30 giugno di aggirare lo stallo al Congresso con provvedimenti esecutivi sull'immigrazione. Mentre si discute negli Stati Uniti su come affrontare l'impennata di migranti centroamericani che entrano illegalmente negli Stati Uniti, fra cui un numero crescente di minori non accompagnati, sul tavolo vi è anche la possibile regolarizzazione di 11 milioni di immigrati che vivono da anni nel paese senza documenti.