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Sport e violenza, da Tyson a Monzon i casi più noti

12 settembre 2014 | 14.44
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La vicenda che vede coinvolto il velocista sudafricano Oscar Pistorius, condannato per omicidio colposo per la morte della fidanzata Reeva Steenkamp, non è il primo episodio di violenza che ha per protagonisti degli atleti

Mike Tyson (Foto Infophoto) - INFOPHOTO
Mike Tyson (Foto Infophoto) - INFOPHOTO

Campioni dello sport protagonisti di casi di cronaca nera: la vicenda che vede coinvolto il velocista sudafricano Oscar Pistorius, condannato per omicidio colposo per la morte della fidanzata Reeva Steenkamp, non è il primo episodio di violenza che ha per protagonisti degli atleti. Dal mondo del football americano a quello del pugilato, infatti, la storia sembra ripetersi. O.J. Simpson, Carlos Monzon, Mike Tyson e Ray Rice sono solo alcuni esempi.

Considerato tra i più grandi giocatori di football americano nella storia, O.J. Simpson fu accusato di avere ucciso l'ex moglie, Nicole Brown, e un suo amico, Ronald Goldman. Il processo legato al caso cominciò nel 1995. Assolto penalmente, Simpson fu poi giudicato colpevole nel processo civile e costretto a pagare 33 milioni di dollari alle famiglie delle vittime. Come per Pistorius, anche nel caso di Monzon la tragedia si è consumata la notte di San Valentino, del 1988, quando il pugile litigò con la compagna Alicia Muniz, che rimase uccisa. Secondo il giudice, Monzon strangolò la donna e l'atleta venne condannato a 11 anni di prigione. Morì in un incidente stradale nel 1995 mentre si trovava fuori dal carcere grazie a un permesso per buona condotta.

Non per omicidio, ma per stupro fu condannato invece il pugile Mike Tyson. Il caso risale all'inizio degli anni '90 e Tyson ha scontato poco più di 3 anni di carcere uscendo prima per buona condotta. Nel novembre del 2004 il giocatore di hockey su ghiaccio Mike Danton è condannato 7 anni e mezzo di carcere perché accusato di avere tentato di assumere un sicario per uccidere il suo agente Mike Frost, perché presumeva che avesse abusato di suo fratello minore. A dicembre del 2012 il giocatore di football americano dei Kansas City Chiefs, Jovan Belcher, si è sparato dopo avere ucciso la sua fidanzata. Secondo la polizia i due avevano avuto un diverbio.

Ultimo caso in ordine di tempo, che ha fatto scalpore negli Usa è stato quello di Ray Rice , running back dei Baltimore Ravens, nella bufera dopo la diffusione del video dell'aggressione ai danni della sua compagna Janay Palmer, divenuta nel frattempo la signora Rice, con due pugni in ascensore a febbraio in un hotel di Atlantic City. I Baltimore Ravens hanno rescisso il contratto di Ray Rice, mentre la National Football League lo ha sospeso a tempo indeterminato, dopo che in un primo momento lo aveva punito con 2 giornate di squalifica e una multa di 500.000 dollari.

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