cerca CERCA
Martedì 16 Aprile 2024
Aggiornato: 23:18
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Morto Harari, 'James Bond' del Mossad che sterminò i terroristi di Monaco '72

22 settembre 2014 | 18.24
LETTURA: 3 minuti

Aveva 87 anni, dal 1948 agente segreto israeliano ha legato il suo nome ad alcune delle missioni più importanti dei servizi con la stella di David: dal salvataggio degli ostaggi a Entebbe nel 1976 alle azioni di contrasto all'Iran sulla questione atomica

Screenshot da Channel One
Screenshot da Channel One

E' morto all'età di 87 anni Mike Harari, una delle leggende del servizio d'intelligence del Mossad, capo della divisione Caesarea per le operazioni speciali che fra l'altro uccise in Europa i responsabili del massacro di 11 atleti israeliani alle Olimpiadi di Monaco.

Quell'operazione, raccontata nel film 'Munich' di Steven Spielberg, segnò anche uno dei più gravi errori della sua carriera, quando i suoi uomini uccisero per errore nel 1972 in Norvegia un cameriere marocchino, Ahmed Bouchiki, invece di Ali Hassan Salameh, leader dell'organizzazione Settembre Nero responsabile dell'attacco di Monaco. Harari presentò allora le sue dimissioni, ma il primo ministro israeliano Golda Meir le respinse.

Non sapremo mai tutte le operazioni ideate da Harari, ma certo è che fu grazie a lui che furono raccolte le informazioni che permisero il salvataggio degli ostaggi a Entebbe nel 1976 o l'operazione "Primavera di giovinezza" 1973, quando commando israeliani sbarcarono nella notte in Libano per attaccare obiettivi palestinesi a Beirut e Sidone.

Nato a Tel Aviv nel 1927, Harari entrò a 16 anni (mentendo sulla sua età) nel Palmach, l'organizzazione militare ebraica precedente allo Stato d'Israele. A 20 anni fu mandato a Marsiglia per guidare 1300 sopravvissuti all'Olocausto che emigrarono illegalmente in Israele. Entrato nell'intelligence, operò sul campo in Europa - fu un agente sotto copertura a Roma nel 1948 - e sfuggì ad un tentativo di avvelenamento da parte del Kgb sovietico. Come comandante delle operazioni speciali era noto per l'attenzione ai minimi dettagli delle coperture e del sostegno agli agenti sul campo.

Harari era andato in pensione nel 1980, ma non aveva mai completamente lasciato il Mossad. A lui fu infatti affidato il compito di gestire i rapporti segreti fra Israele e il leader di Panama Manuel Noriega, incarico che gli costò l'insinuazione che avesse iniziato una seconda carriera come consulente per la sicurezza del dittatore.

Più recentemente, racconta Times of Israel, l'ottantenne Harari ha ottenuto uno dei più alti riconoscimenti dei servizi israeliani per "una soluzione creativa" ad un problema che sembrava insolubile nell'ambito degli sforzi per fermare il programma nucleare iraniano.

La sua vita, almeno quella parte che si può conoscere, è raccontata nel libro "The Master of operations" di Aaron Klein. Lascia una moglie, due figli e cinque nipoti.

"Gran parte dell'attività di Mike per il bene della sicurezza d'Israele, come combattente e comandante del Mossad non è conosciuta e non sarà mai resa nota", ha detto oggi il ministro israeliano della Difesa Moshe Yalon, lodando Harari come un uomo "raro, rivoluzionario, audace, coraggioso e creativo".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza