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Nuova notte di raid in Siria, nel mirino dei caccia Usa le raffinerie dell'Is

25 settembre 2014 | 09.01
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Colpite 12 centri di produzione del greggio nelle aree di Mayadin, Hasakah, e Abu Kamal. Agli attacchi hanno partecipato anche Arabia Saudita e Emirati. Gb, domani il Parlamento decide sulla guerra

Nuova notte di raid in Siria, nel mirino dei caccia Usa le raffinerie dell'Is

Le forze aeree americane hanno condotto nella notte altri raid contro gli jihadisti dello Stato Islamico in Siria, prendendo di mira raffinerie di petrolio modulari usate dal gruppo.

Lo ha reso noto il Comando Centrale americano di Tampa, precisando che all'operazione hanno partecipato anche Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti.

I raid hanno preso di mira 12 raffinerie modulari nelle aree di Mayadin, Hasakah, e Abu Kamal, in Siria orientale. Queste piccole raffinerie, spiega il Centcom, forniscono carburante per le operazioni dell'Is, ma sono anche una fonte di finanziamento per il gruppo terroristico.

Producono "fra i 300 e i 500 barili di petrolio al giorno" e possono far guadagnare allo Stato Islamico "fino a 2 milioni di dollari al giorno".

Il Centcom sta ancora valutando il risultato dei raid, ma secondo le prime indicazioni gli attacchi hanno avuto successo. Tutti gli aerei sono rientrati alla base.Consiglio di Sicurezza dell'Onu, presieduto dal presidente americano Barack Obama, ha adottato all'unanimità una risoluzione vincolante contro "la crescente minaccia" dei combattenti stranieri che raggiungono in Iraq e Siria gruppi jihadisti come lo Stato Islamico. La risoluzione impegna tutti gli Stati a prevenire sul proprio territorio il reclutamento e il finanziamento di jihadisti, oltre alla loro partenza per raggiungere sul campo i gruppi estremisti.

GB - Il premier britannico David Cameron torna in anticipo da New York, dove è intervenuto all'Assemblea generale dell'Onu, per presiedere una riunione di governo, in vista del dibattito di domani alla Camera dei comuni per decidere eventuali raid aerei britannici contro lo Stato islamico in Iraq. Il premier, riferisce il Guardian, ha il sostegno del partito Laburista e dei Liberal Democratici per unirsi agli attacchi aerei della coalizione già questo fine settimana, fintanto che sono limitati all'Iraq, dove il governo eletto democraticamente ha chiesto un intervento britannico. Cameron ha definito, intervenendo all'Onu, "medievale" la crudeltà dei combattenti dell'Is. "Il conflitto in Iraq e Siria - ha aggiunto - sta scioccando il mondo con la sua barbarie". Da parte sua, ieri, il leader laburista Ed Miliband ha chiarito che non accetterà un'azione militare del Regno Unito in Siria a questo punto, e Cameron ha accettato di chiedere un ulteriore voto ai Comuni sul lancio di raid aerei in Siria.

ONU - Consiglio di Sicurezza dell'Onu, presieduto dal presidente americano Barack Obama, ha adottato all'unanimità una risoluzione vincolante contro "la crescente minaccia" dei combattenti stranieri che raggiungono in Iraq e Siria gruppi jihadisti come lo Stato Islamico. La risoluzione impegna tutti gli Stati a prevenire sul proprio territorio il reclutamento e il finanziamento di jihadisti, oltre alla loro partenza per raggiungere sul campo i gruppi estremisti.

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