Il ministro degli Esteri parteciperà assieme al segretario generale dell'Onu Ban Ki-Moon, all'apertura della seconda sessione di dialogo politico in Libia sotto l'egida delle Nazioni Unite.
Il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, è a Tripoli per partecipare, insieme al segretario generale dell'Onu Ban Ki-Moon, all'apertura della seconda sessione di dialogo politico in Libia sotto l'egida delle Nazioni Unite. Il confronto si è avviato il 29 settembre a Gadames su impulso del rappresentante speciale per la Libia e capo di Unsmil, Bernardino Leon.
La situazione, ricorda una nota della Farnesina, è di grande instabilità in un quadro complesso, ma la presenza della comunità internazionale al più alto livello ha proprio l'obiettivo di stimolare e sostenere un confronto tra tutti e l'iniziativa di Leon porta per la prima volta le parti a sedersi attorno allo stesso tavolo a Tripoli.
La strada resta in salita, ma è l'unica che possa garantire alla Libia un futuro di pace e impedire lo sgretolamento del Paese.
Secondo quanto riferito dal Palazzo di Vetro in un tweet, Ban "esorterà le parti libiche a procedere con il dialogo politico per ripristinare la stabilità del Paese". In particolare, il segretario generale delle Nazioni Unite incontrerà rappresentanti dei due Parlamenti, quello internazionalmente riconosciuto che si riunisce a Tobruk e che è stato eletto nel voto di giugno, e quello precedente, dominato dagli islamici, tra i quali, con la mediazione dell'Onu, è iniziato un dialogo il mese scorso.
L'esortazione di Ban - "Il Paese non può permettersi di essere politicamente diviso, serve un unico Parlamento che rappresenti tutti i libici". E' quanto ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite, parlando ai rappresentanti dei due diversi Parlamenti che si contendono la legittimità, nell'ambito della seconda sessione di dialogo politico avviata dall'Onu il mese scorso.