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Beckham in campo per l'Unicef contro l'Ebola: "Diamo una mano, è una corsa contro il tempo"

17 ottobre 2014 | 13.18
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In un video che sarà trasmesso in tutta la Sierra Leone il fuoriclasse del calcio britannico invita la popolazione a proteggersi e a chiedere aiuto medico

Beckham in campo per l'Unicef contro l'Ebola:

Ha da poco appeso le scarpette al chiodo. E adesso il calciatore David Beckham scende in campo nelle vesti ambasciatore dell'Unicef per dare il suo sostegno alla lotta contro Ebola che l'organizzazione umanitaria sta conducendo in difesa dei bimbi africani. In un video che sarà trasmesso in tutta la Sierra Leone - nella Tv nazionale, nei municipi e nei centri sociali, su schermi giganti all'aperto e negli stadi di calcio - il campione invita la popolazione a proteggersi e a chiedere aiuto medico. L'obiettivo è anche quello di combattere lo stigma legato alla malattia in uno dei Paesi più martoriati dal virus.

Ma l'appello è rivolto anche al resto del mondo: in un altro messaggio video, Beckham invita a donare all'Unicef. Nel 2008 il calciatore britannico è volato in Sierra Leone e si è speso per accendere i riflettori su una grave emergenza che riguarda i più piccoli. Questo Paese dell'Africa occidentale ha infatti il tasso di mortalità infantile fra i più alti del mondo. "Come padre - spiega Beckham nel suo messaggio - non riesco a immaginare cosa si può provare vedendo il proprio bambino soffrire e sentirsi così impotenti. Ma c'è qualcosa che possiamo fare. L'Unicef è sul campo, lavora tutto il giorno per proteggere i bambini e le famiglie da questo virus mortale. Si prega di dare" all'organizzazione "tutto l'aiuto di cui ha bisogno per affrontare questa crisi. E' una corsa contro il tempo".

Questa epidemia di Ebola in Africa occidentale è la più grande e letale che il mondo abbia mai visto, spiegano gli esperti, e secondo l'Unicef almeno 3.700 bambini hanno perso uno o entrambi i genitori a causa della malattia.

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