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Canada, la polizia: "L'attentatore era solo" . Il paese piange Cirillo

23 ottobre 2014 | 08.50
LETTURA: 5 minuti

Le forze dell'ordine confermano: "Si tratta del 32enne Michael Zehaf-Bibeau". Da poco si era convertito all'Islam. (VIDEO dell'uccisione). La sua foto su un account di twitter vicino all'Isis. Harper: "Non ci faremo intimidire e gli sforzi contro i terroristi saranno raddoppiati". Le condoglianze di Renzi (Guarda). I tweet del parlamentare barricato

Canada, la polizia:

L'attacco al Parlamento di Ottawa è stato opera di un solo attentatore, il 32enne Michael Zehaf-Bibeau. Lo ha riferito il portavoce della polizia Marc Soucy, citato dai media canadesi. Nella confusione dell'attacco di ieri, si era parlato di più attentatori anche in connessione con la falsa notizia di una sparatoria in un centro commerciale.

Il giovane era stato inserito dalle autorità canadesi nella lista nera dei "viaggiatori ad alto rischio" e gli era stato ritirato il passaporto.

Nato nel 1982 in Quebec, era figlio di un uomo d'affari di origine libica, Bulgasem Zehaf, e Susan Bibeau, funzionaria dell'ufficio immigrati e rifugiati. La coppia ha divorziato 15 anni fa e Michael si sarebbe avvicinato all'Islam solo recentemente, dopo aver collezionato una lunga serie di precedenti penali: dal 2001 era stato incriminato 11 volte, per reati dal furto, al possesso di droga e armi illegali.

Secondo quanto riporta il Globe and Mail, Zehaf-Bibeau sarebbe andato in Libia prima di ritornare in Canada e trasferirsi nell'ovest del paese dove lavorava come minatore. Il giornale non precisa quando sarebbe avvenuto questo viaggio, ma racconta che il padre Belgasem, che è stato titolare del cafè Tripoli a Montreal tra il 1994 e il 2002, sarebbe andato a combattere con i ribelli libici nel 2011. E cita la testimonianza di un amico che racconta come sei settimane fa Zehaf-Bibeau, incontrato in una moschea di Vancouver gli aveva detto che "voleva tornare in Libia per studiare" l'Islam e l'arabo. Ma, aveva assicurato all'amico, "non aveva nient'altro in mente".

L'amico, Dave Bathurst, afferma che Zehaf-Bibeau non sembrava avere inclinazioni estremistiche o violente, ma a volte mostrava un comportamento strano, inquietante. "Una volta stavamo chiacchierando in cucina e non so come mi disse che il diavolo lo inseguiva", racconta Bathurst, ricordando come l'amico spesso parlava della presenza di Shaytan, la parola araba per Satana, nel mondo. "Credo che fosse malato di mente", ha aggiunto. Il suo comportamento "strano" aveva provocato problemi e frizioni con i capi della comunità islamica della moschea di Burnaby che gli chiesero di non partecipare più alle preghiere.

Bibeau si era recato almeno quattro volte negli Stati Uniti, l'ultima nel 2013. E' quanto riporta la Cnn, aggiungendo che ora gli inquirenti stanno cercando di ricostruire questi viaggi per verificare se abbia avuto contati con qualche estremista che vive negli Stati Uniti. Sarebbe invece certo, stando alla testimonianza del suo amico David Bathurst, un altro canadese convertito all'Islam, che Zehaf Bibeau conosceva Hasibullah Yusufzai, un uomo della British Columbia, che è stato incriminato sulla base della legge anti-terrorismo canadese per aver cercato di andare a combattere in Siria. L'uomo risulta al momento latitante. Intanto emergono altri dettagli della vita del giovane canadese che è cresciuto a Montreal dove vive ancora la madre Susan Bibeau, alto funzionario dell'ufficio immigrazione e rifugiati, che nel 1999 ha divorziato dal padre, Bulgasem Zahef, uomo d'affari di origine libica. Secondo gli ex vicini di casa della famiglia, il ragazzo ha condotto una vita normale "in una bella casa, in un bel quartiere", frequentando le scuole private.

Intanto il paese piange il soldato Nathan Cirillo, (nella foto) il riservista di origini italiane ucciso a sangue freddo mentre montava il turno di guardia al 'National War Memorial'. Cirillo, 24enne, amante degli animali e del fitness.

Harper - Il Canada non "si farà intimidire" dall'attacco condotto contro il cuore della sua nazione, il Parlamento di Ottawa, e gli sforzi contro i terroristi "saranno raddoppiati", dice il premier canadese Stephen Harper dopo l'attacco di ieri che ha provocato la morte di un soldato, il caporale Nathan Cirillo, un riservista di origini italiane che stava facendo la guardia al Monumento ai Caduti che si trova di fronte al Parlamento

"Gli attacchi al nostro personale della sicurezza ed alle istituzioni del nostro governo sono attacchi al nostro paese, ai nostri valori, alla nostra società, a noi canadesi come popolo libero e democratico che abbraccia la dignità umana per tutti", ha detto ancora Harper che si trovava nel Parlamento al momento dell'attacco ed è stato trasferito, insieme al leader dell'opposizione Thomas Mulcair, in un luogo sicuro. Ad Harper sono arrivate anche le condoglianze di Matteo Renzi.

"Ma non ci siano confusioni: noi non saremo intimiditi, il Canada non si farà mai intimidire - ha concluso - questo ci porterà a rafforzare la nostra determinazione e raddoppiare i nostri sforzi per identificare e contrastare le minacce e mantenere il paese al sicuro". Cirillo, rimasto ucciso nella sparatoria di fronte al National War Memorial che è stata l'inizio dell'assalto al Parlamento, aveva 24 anni ed un figlio .

Renzi - Dal premier italiano è arrivata una lettera di cordoglio ad Harper. Lettera che è stata postata su twitter dallo staff del presidente del Consiglio.

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