cerca CERCA
Venerdì 19 Aprile 2024
Aggiornato: 03:01
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Cina: Hunger Games fa paura, rinviata l'uscita del film

21 novembre 2014 | 12.45
LETTURA: 3 minuti

Pechino ha deciso di rimandare probabilmente a gennaio 2015 l'uscita del film. Mentre per Bangkok, dove alcune sale hanno deciso di cancellare le proiezioni, la trama incita alla rivolta politica

Cina: Hunger Games fa paura, rinviata l'uscita del film

Il terzo capitolo della saga di 'The Hunger Games: il canto della rivolta - Parte 1' sbarca questo weekend nelle sale cinematografiche degli Stati Uniti e di altri paesi del mondo. Ma in due paesi asiatici i fan della giovane eroina Katniss Everdeen, che guida la rivolta contro gli oppressori, non potranno per il momento 'godere' delle sue gesta.

In Cina, l'uscita del film è infatti stata rinviata a tempo indeterminato, probabilmente a gennaio 2015. Le ragioni della mossa non sono chiare, anche se l'Hollywood Reporter sospetta che lo scopo delle autorità cinesi del cinema e dell'audiovisivo sia quello di "equilibrare i titoli nazionali ed esteri al botteghino prima della fine dell'anno" e ritardare l'uscita del kolossal americano avrebbe dato più spazio ai film nazionali.

Un'altra ipotesi è che la storia del film, ambientato in un mondo immaginario in cui uno stato dispotico e autoritario regna negli hinterland profondamente impoveriti e oppressi, sia finita nelle maglie della censura cinese. I paralleli con il governo di Pechino sulle sue province lontane, anche se non del tutto evidenti, potrebbero infatti essere intravisti dagli spettatori.

Discorso diverso in Thailandia, dove il film è sicuramente una spina nel fianco del governo in carica, che è salito al potere con un colpo di stato militare lo scorso maggio. Proprio ieri una catena di sale cinematografiche di Bangkok ha cancellato tutte le proiezioni del film dopo che un gruppo di studenti pro-democrazia avevano comprato più di 100 biglietti per assistere alla premier. Due manifestanti sono stati arrestati in seguito alle proteste scaturite dalla decisione, mentre mercoledì a finire in manette sono stati 5 studenti universitari che, durante un discorso del primo ministro Prayuth Chan-Ocha, hanno fatto il saluto delle tre dita che nel film simboleggia la resistenza alla dittatura.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza